L’acquisizione delle attività mobile di Nokia da parte di Microsoft sarà completata ad aprile: a dare notizia del ritardo, inizialmente il termine era fissato per marzo, un comunicato congiunto di entrambe le aziende. Nella nota le due aziende sottolineano come manchino all’appello le approvazioni di alcune autorità nazionali per venire a capo dell’intera faccenda: in particolare in Cina e India ci sono ancora grattacapi da risolvere , mercati cruciali e che ancora non hanno garantito il buon esito dell’operazione. L’ammontare dell’affare è pari a oltre 7 miliardi di dollari.
Brad Smith, general counsel Microsoft, sul blog aziendale spiega che l’acquisizione ha già ricevuto approvazione in 15 mercati su cinque continenti: tra questi figurano Unione Europea e Stati Uniti , ma sebbene non siano da lui citati direttamente i nodi asiatici sono il vero punto nodale della questione. In India Nokia deve affrontare un problema di tasse, in Cina la concorrenza ha sollevato alcuni dubbi sulle conseguenze dell’operazione con cui Redmond acquisisce le attività di produzione dei cellulari di Espoo. L’intero procedimento è soggetto a una serie di condizioni per giungere alla conclusione, ma sebbene sussistano ancor questi impedimenti Smith si dice fiducioso sul buon esito dell’intera vicenda .
Nokia nel proprio comunicato ci tiene a precisare che la faccenda indiana non avrà dirette conseguenze sulla conclusione delle procedure di vendita, sebbene il termine fissato per marzo (si parlava genericamente di primo trimestre 2014) sia stato sforato. La posizione di Espoo è facilmente comprensibile : in quel caso l’azienda potrà decidere come affrontare e risolvere la faccenda, eventualmente accettando di incassare una perdita economica. Microsoft invece ha voluto ribadire che questo ritardo non influenzerà la revisione della propria strategia , tutta votata a cloud e mobile, secondo i voleri del nuovo CEO Satya Nadella: di sicuro, però, l’approvazione degli organismi antitrust non potrà essere influenzata dalle buone intenzioni e dai buoni propositi di nessuno. ( L.A. )