Nokia han annunciato il ritorno della suo servizio di mappatura Here su App Store .
🍎 The apple is now whole 🍎
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– HERE (@here) March 12, 2015
L’azienda finlandese, che ha venduto la divisione che si occupava della produzione di dispositivi mobile a Microsoft lo scorso anno, aveva fatto esordire l’app come nativa su Windows Phone e poi aveva deciso di allargare il suo mercato puntando al pubblico delle altre piattaforme.
Tuttavia aveva rimosso l’app dallo store dedicato a iOS proprio mentre faceva il esordio su Android: da Google Play è stata scaricata tra uno e cinque milioni di volte, mentre dal negozio digitale dei dispositivi con la Mela è mancata per 15 mesi.
Sullo store della Mela torna – secondo quanto riferisce Nokia – ora che può garantire un prodotto di alta qualità: “Abbiamo testato lungamente negli ultimi mesi l’app ed ora abbiamo feedback molto positivi”.
La qualità certamente servirà: dovrà vedersela con centinaia di altre app dedicate alla navigazione ed alle mappe, tra cui naturalmente Google Maps e l’app nativa di Apple Maps.
A suo vantaggio, oltre all’essere gratuita, vi è d’altronde il fatto che Here offre mappe disponibili offline per più di 100 paesi, inoltre fornisce dati in tempo reale e tiene traccia dei punti di interesse salvati dall’utente.
D’altra parte, Here di Nokia ha una una certa impellenza: la sua divisione ad Espoo ha visto il fatturato crescere di 15 punti percentuali nell’ultimo trimestre, fino ad arrivare a 292 milioni di euro, ma nonostante questo i margini operativi ed i profitti sono in calo e l’advertising, che sia con risultati sponsorizzati o vere e proprie inserzioni, appare una delle armi con cui invertire la tendenza. Ma per farlo occorre assolutamente allargare la base d’utenza.
L’altra strategia potrebbe essere quella delle vendite business: per farlo Nokia sta già collaborando con diversi produttori automobilistici per far integrare Here sui veicoli ed ha inoltre contratti per fornire mappe personalizzare con Oracle, Amazon, SAP e FedEx. Inoltre Microsoft, Amazon, Deutsche Telekom, Ford e BMW stano utilizzando le sue API per le loro app e piattaforme.
Claudio Tamburrino