Roma – Era atteso , è stato ampiamente preannunciato ed ora è uscito allo scoperto: Nokia ha tolto i veli – peraltro molto trasparenti – al suo già celebre Tube , smartphone che si inserisce nel catalogo dell’azienda con il nome di XpressMusic 5800 e le consente di sfidare davvero quella concorrenza che già si è data da fare lanciando sul mercato un discreto numero di smartphone dotati di interfaccia touch .
I nemici da battere sono nomi noti: i più importanti sono Apple , Samsung , LG e HTC . Competitor che possono essere definiti pionieri del mercato dei touch-phone e che sono arrivati, in alcuni casi, alla seconda generazione del loro modello di tendenza. La prima generazione del Nokia Tube si propone – giova ricordarlo – con queste feature :
– Quadband GSM (850/900/1800/1900), UMTS 2100, GSM/EDGE, HSDPA
– Display touchscreen da 3,2 pollici, 640×360 pixel a 16 milioni di colori
– Fotocamera da 3,2 Megapixel con flash dual LED e funzione videorecording VGA a 30 fps
– Modulo A-GPS
– Player multimediale
– USB, Bluetooth 2.0, WiFi
– Memoria interna da 150 MB espandibile con schede microSDHC (una scheda da 8 GB è già inclusa).
Nokia dichiara che lo smartphone sarà disponibile “nel quarto trimestre 2008” ad un prezzo stimato in 270 euro (al netto di IVA e senza tener conto di particolari offerte commerciali). Concorrenziale rispetto alla versione no-lock dell’iPhone (circa 200 euro in più per la versione da 8 GB proposta da TIM e Vodafone, ad esempio), in versione operator-lock potrebbe dare filo da torcere al melafonino anche negli USA, dove il colosso finlandese cerca il riscatto: leader del mercato globale della telefonia mobile con una quota che supera il 40%, negli States Nokia non supera il 10%.
Olli-Pekka Kallasvuo, CEO dell’azienda, è però piuttosto ottimista. Tube a parte, in una conferenza tenuta al Silicon Valley’s Churchill Club , ha dichiarato di aspettarsi dal mercato americano delle TLC una rivoluzione che sarà guidata dalla Silicon Valley e che parcorrerà la strada dei sistemi operativi e del software. Apple, Google e Microsoft in questo campo sono autentiche major e si sono affacciate al mondo dei cellulari. Nokia per essere ugualmente convergente ha dovuto fare il contrario, acquisendo Symbian , ed ora ne vuole rilasciare il sistema operativo sotto licenza open source, in contrapposizione ai sistemi (non molto aperti) di Microsoft ed Apple.
Si potrebbe parlare di una “chiamata alle armi” indirizzata ai developer , affinché realizzino nuove applicazioni per far sì che il sistema operativo aperto di Nokia possa diventare il preferito degli utenti. L’ultima parola spetterà comunque al mercato, le cui reazioni faranno capire la bontà delle pedine che il colosso finlandese sta muovendo per ampliare il proprio business. Che per il Tube, come evidenzia cnet , si chiamano Ovi e Comes with Music.
Dario Bonacina