Nokia ha aperto l’anno finanziario 2010 in leggero miglioramento rispetto al trimestre con cui si era concluso il 2009.
I conti aggiornati al 31 marzo hanno evidenziato un incasso netto di 349 milioni di euro , triplicando quanto ottenuto nello stesso periodo dello scorso anno grazie anche un più 3 per cento dei ricavi provenienti dalle vendite (9,52 miliardi di euro), aumentati per la prima volta dopo due anni. Sono stati venduti più di 107 milioni di device portatili (21,5 milioni di smartphone), circa il 16 per cento in più del totale venduto duranti il Q1 2009 che si è tradotto in un più 8 per cento sulle vendite.
Gli analisti finanziari in realtà si aspettavano qualcosa in più dal colosso finlandese, ma la concorrenza dei cellulari Android e di iPhone si è rivelata ancora una volta troppo forte per poter soddisfare tali previsioni: la controffensiva di Espoo si è basata finora sul taglio dei prezzi più che nella ricerca di una soluzione vincente in grado fermare l’erosione del suo primato nel settore .
Per gli addetti ai lavori l’unico exploit in grado di fermare il declino di Nokia sarebbe quello che è stato definito iPhone killer , ovvero un fantomatico smartphone in grado di oscurare in brevissimo tempo il successo del Melafonino. L’azienda però non sembra covare nulla di quanto vociferato e intanto deve far fronte anche al tonfo del proprio titolo azionario che in settimana ha perso 14 punti percentuali a dimostrazione della scarsa fiducia riposta dagli investitori nelle attuali strategie di Nokia, che ha anche rinviato il lancio di Symbian^3.
Per quanto riguarda le previsioni per il resto dell’anno, i responsabili di Nokia restano cauti e affermano di non aspettarsi di conquistare ulteriori quote di mercato, nonostante nel complesso per quest’ultimo sia prevista una crescita del 10 per cento.
Giorgio Pontico