Sarebbe in pratica la prima volta per Google, non per Asus: Nokia lascia presagire l’intenzione di sollevare la questione brevetti sul neonato Nexus 7 , il tablet appena presentato e sviluppato assieme dalle due società. La notizia l’ha lanciata il sito britannico The Inquirer , citando una dichiarazione di un portavoce di Espoo.
“Nokia ha più di quaranta licenziatari, principalmente per il suo portfolio brevettuale di standard essenziali, e tra questi molti dei produtti di device mobile. Né Google né Asus sono tra i licenziatari del nostro portfolio brevettuali ( ma Pegatron, che è una partecipata di Asus, dovrebbe avere qualche accordo in cassaforte – ndr) – recitano le parole del portavoce Nokia – Le aziende che non sono licenziatarie dei nostri brevetti di standard essenziali non devono fare altro che rivolgersi a noi e sottoscrivere una licenza”.
Le parole di Nokia sono eloquenti. In ballo ci sarebbero uno o più brevetti relativi al WiFi , ma al momento mancano i dettagli su cosa e come esattamente sia in violazione della proprietà intellettuale di Espoo. Né Google e neppure Asus hanno commentato l’accaduto, ma è naturale che prima o poi se le accuse finlandesi dovessero concretizzarsi saranno costrette a esplicitare la propria posizione al riguardo.
In realtà, dietrologie a parte , ci sono diverse alternative non troppo cruente che si profilano all’orizzonte: Nokia potrebbe, ma è improbabile vista la recente litigiosità , lasciar correre l’infrazione, oppure optare per un percorso “morbido”. La dichiarazione pubblica suona più come un invito che una minaccia: se BigG e il suo partner taiwanese sottoscrivessero una licenza per le tecnologie contestate la questione si risolverebbe rapidamente e senza dover passare per le aule dei tribunali. Senza contare che i dollari sborsati farebbero comodo senz’altro a Nokia. Un accordo simile è già stato stipulato, per esempio, con Apple : un accordo lucroso .
Non sarebbe la prima volta che un device Android viene colto a “violare” i brevetti altrui, anzi la questione brevettuale e dei marchi da tempo avvelena il mercato mondiale (ultimi i casi di Proview/iPad in Cina e quelli Samsung/HTC-Apple negli USA). Resta da comprendere quali siano i reali vantaggi per i consumatori di tutto questo affollarsi di avvocati e citazioni. Tanto più, come ricorda Engadget , che il Nexus 7 è praticamente venduto al costo : se dovesse essere gravato del peso di un accordo di licenza brevettuale, BigG potrebbe vedersi costretta a ritoccarne verso l’alto il prezzo .
Luca Annunziata