Ciò che non distrugge fortifica. Vistoso ottimismo nelle recenti dichiarazioni pubbliche di Richard Kerris, da pochi mesi a capo della divisione sviluppo e ai vertici di Nokia. Gli attuali problemi finanziari del colosso finlandese sarebbero destinati a sparire entro la prossima primavera, quando l’azienda di Espoo uscirà dalla sua crisi più forte che mai.
In un’intervista australiana Kerris ha dunque sottolineato come l’opinione pubblica cambierà radicalmente la sua visione del gigante europeo. Dimenticandosi delle note più dolenti come, ad esempio, il taglio di 10mila posti di lavoro allo scopo di ridurre i costi del personale entro l’anno 2013. O come quel drastico calo del 24 per cento nelle vendite globali di smartphone .
E come farà Nokia a tornare alla ribalta più forte di prima? Come riuscire a battere l’agguerrita concorrenza dei dispositivi Apple o Android (per non parlare di produttori asiatici come ZTE)? Con un passato alla Apple dell’era Steve Jobs, Kerris ha fatto la sua personale scommessa sul futuro dell’ecosistema Windows Phone.
Inizialmente dubbioso dopo la chiamata del CEO Stephen Elop, Kerris si è definitivamente convinto dopo aver osservato da vicino i nuovi prototipi di Lumia. Assolutamente paragonabili, per qualità, ai prodotti della Mela. La gamma di device made in Espoo attenderebbe il momento di gloria con l’imminente adozione della tecnologia PureView .
L’altissima risoluzione delle fotocamere a 40 megapixel e oltre sarebbe presto a disposizione di tutti gli utenti negli Stati Uniti. Grazie a Windows Phone 8, Nokia potrà tornare a differenziarsi in maniera vistosa sul mercato mobile . Considerato, sempre secondo Kerris , che i nuovi Lumia verranno distributi da carrier come Verizon e Sprint .
Se Kerris scommette sul successo dell’OS made in Redmond , l’ex-dirigente di Apple Jean-Louis Gassée opterebbe per l’adozione di massa di Android. Secondo Gassée, il CEO Stephen Elop dovrebbe essere licenziato all’istante , dal momento che le sue conoscenze nel campo degli smartphone sarebbero pari a zero.
L’intero consiglio d’amministrazione di Nokia dovrebbe andarsene, sostituito da persone più competenti e addentro all’industria mobile . “Tutti sapevano che la linea basata su Symbian era destinata alla morte – ha spiegato Gasséè – e infatti i carrier partner di Nokia scapparono a gambe levate da Symbian”.
Mauro Vecchio