I risultati della sua ultima trimestrale avevano assunto tinte assai fosche, facendo scendere di sei punti percentuali la sua fetta complessiva di mercato. Più di 800 i milioni di dollari andati in fumo, bruciati da vendite ben al di sotto delle aspettative. Ma Nokia ora sembra risollevarsi , incoraggiata dai più rosei dati dell’ultimo trimestre finanziario.
In pochi se l’aspettavano una crescita del 65 per cento nell’utile netto del gigante di Espoo, che alla fine dello scorso dicembre ha incassato una cifra pari a 948 milioni di euro. Un significativo passo in avanti rispetto ai 576 milioni relativi allo stesso periodo nel 2008.
Sembra dunque aver funzionato il programma esteso di ristrutturazione voluto dall’azienda finlandese, che si era fissato l’obiettivo primario di ridurre i costi per 500 milioni di euro. Sembra, perché è vero che i dati dell’ultimo trimestre hanno messo in evidenza una flessione nei ricavi totali, scesi del 5,3 per cento dai 12,7 miliardi di euro del 2008 ai 12 miliardi dell’anno scorso.
La quota complessiva di Nokia è tuttavia aumentata nel mercato dei dispositivi mobile, giungendo al 39 per cento . Una sorpresa per molti analisti, che si aspettavano un’ulteriore caduta del leader mondiale dei cellulari, sempre più pericolosamente insidiato da concorrenti del calibro di iPhone e BlackBerry.
Secondo i suoi stessi dati , l’intera industria del mobile avrebbe venduto 329 milioni di dispositivi, l’8 per cento in più. Nokia ha venduto 126,9 milioni di unità , ovvero il 12 per cento in più rispetto allo scorso anno. Vendite che sarebbero state trascinate in Europa e Asia dal lancio di N900 e N97, che tuttavia non sono riuscite a replicarsi negli Stati Uniti, dove sono stati soltanto 3,8 i milioni di esemplari venduti.
Mauro Vecchio