Un cellulare su 5 è contraffatto . A dichiararlo è stato il vice presidente esecutivo di Nokia, Esko Aho, alla Reuters , sottolineando che circa il 20 per cento dei telefoni cellulari in commercio in tutto il mondo rappresentano imitazioni dei rispettivi originali. Il vice presidente ha spiegato che la proliferazione di dispositivi contraffatti danneggia tutte le aziende, Nokia compresa, mentre queste cercano di accedere ai mercati emergenti.
Manifestando rammarico per tale situazione, ha evidenziato che il fenomeno della contraffazione è molto crescente nei paesi in via di sviluppo dove il mercato della telefonia mobile è ancora in una fase iniziale. “La Cina è sicuramente il paese principale da cui provengono i telefoni falsi – ha precisato Aho – Ma tale fenomeno è globale e interessa l’America Latina, L’Asia e anche alcune parti dell’Europa”.
Il vantaggio principale per il quale gli utenti scelgono di acquistare telefoni cellulari contraffatti è rappresentato dal prezzo. “Dal momento che molte persone – ha continuato – non capiscono la differenza tra un telefono originale e uno falso, non trovano ragione per spendere più soldi per un dispositivo originale, in particolare nei paesi non benestanti”. Il vice presidente ha però, a tal proposito, affermato che il prezzo ridotto nei telefoni contraffatti si manifesta nella breve vita della batteria del dispositivo, così come nella scarsa affidabilità a livello ad esempio di memoria, o ancora nella scarsa qualità del prodotto. L’azienda, per tentare di offrire strumenti utili al cliente per l’acquisto di telefoni cellulari, ha diffuso un video in Rete per tentare di far capire le differenze tra un Nokia N95 originale e uno falso.
L’azienda finlandese si è battuta per anni contro il fenomeno della contraffazione . In passato si è infatti mossa a livello locale, in Africa e altrove, a fianco delle istituzioni e contro i venditori di prodotti contraffatti a marchio Nokia. Ora Nokia si dice impegnata ad indagare sui canali di entrata in quei mercati.
Il gigante finlandese ha anche cercato di attuare dei programmi di educazione dei consumatori per aumentare la consapevolezza rispetto al problema. Infatti Nokia ha dichiarato che il commercio di beni contraffatti è controproducente per le economie dei paesi coinvolti in quanto le aziende che operano a livello globale potrebbero decidere di non investire in quei mercati e finanziare nuove iniziative in paesi che possano attivamente proteggere la proprietà intellettuale.
Raffaella Gargiulo