La trilogia di Steam è conclusa: dopo un sistema operativo e una console ( che in realtà è più che una soltanto), è l’ora del gamepad a completare il quadro dell’intrattenimento Valve da salotto. Ma, come è ovvio, non si tratta di un semplice gamepad come quelli visti fin qui su console e PC: lo Steam Controller è un prodotto pensato per essere l’interfaccia della Steam Box e della vasta platea di videogame già presenti sulla piattaforma videoludica, sostituto ideale di tastiere e mouse. Anche se, precisano i suoi creatori, l’input tradizionale non è destinato necessariamente alla pensione.
Se di SteamOS e di Steam Box si sa ancora poco, visto che le specifiche puntuali di entrambi sono state rinviate a una diffusione più avanti prima della fine dell’anno con le beta mandate ai tester, del Controller si sa qualcosa di più : niente più joystick , levette, pulsanti direzionali, bensì strada aperta al touch . Per muoversi nella realtà virtuale il gamepad Steam userà le punte delle dita, che agiranno su due veri e propri trackpad ad alta sensibilità disposti sul controller, e inframezzati da un touchscreen che offrirà l’accesso ad altre funzioni (es: salvataggio, pausa ecc).
Non spariscono i classici tasti XYAB , né i grilletti posti sulla sommità dei gamepad (di tasti ce ne sono sempre 16, non proprio pochi): solo i tecnici Steam hanno voluto escogitare un metodo nuovo di input per i giochi, che fosse il più possibile universale e retrocompatibile, e contemporaneamente fare spazio alla modernità abbandonando la legacy dei joystick (pur se analogici). In più il Controller è modificabile e hackabile: le sue capacità non sono ancora state definite e ristrette all’utilizzo esclusivo secondo l’idea di Steam, e anzi il gamepad è visto come una piattaforma aperta da personalizzare ed espandere oltre quanto fin qui progettato.
Senz’altro la novità principale e più appariscente sono i due trackpad circolari, cliccabili, che nelle intenzioni e nelle parole dei creatori del Controller sono in grado di cambiare completamente il modo in cui si gioca e si è abituati a interfacciarsi con la console. In più il gamepad fornisce feedback aptico al giocatore, in modo tale da aumentare il realismo. E ancora, tramite un escamotage software anche i giochi più datati potranno essere comodamente “convertiti” al nuovo input, visto che il sistema si preoccuperà di tradurre i comandi impartiti per far credere al gioco che provengano da una tastiera o da un mouse. Chi fosse un affezionato utenti di questi ultimi, comunque, non ha di che preoccuparsi: Steam non intende eliminare queste due periferiche dall’elenco degli input possibili per i giochi in uscita e quelli ancora in produzione, anche solo sulla carta.
La terza rivelazione chiude il cerchio: la beta della nuova piattaforma SteamOS+Steam Box+Steam Controller inizierà a breve, prima della fine dell’anno, e chi ha fatto domanda per provare la console se sarà fortunato riceverà anche il nuovo gamepad (con la piccola differenza che non avrà lo schermo touch come la versione finale e funzionerà via cavo e non in wireless). Le impressioni sono già molto buone , si attende il responso dei videogiocatori per un giudizio definitivo.
Luca Annunziata