Per anni Nortel è stata vittima di continue incursion di cracker che hanno così avuto accesso a documenti riservati, business plan ed email .
Secondo l’ indagine interna condotta con l’ausilio di un dipendente che avrebbe per primo individuato la falla, le incursioni ai danni di Nortel sarebbero iniziate almeno nel 2000 e non sarebbero state individuate – nessuna contromisura messa in capo per arginarle. A quanto pare i cracker avrebbero goduto di dieci anni di libero accesso: dieci anni per sbirciare senza soluzione di continuità nei server dell’ex-colosso ITC caduto in disgrazia.
I cracker responsabili avrebbero impiegato le password di sette top manager Nortel (compreso il CEO) ottenute con spy software installati nei computer aziendali.
Tali credenziali sarebbero dunque state utilizzare per accedere ai computer e dell’azienda e scaricare documenti tecnici, rapporti di ricerca, piani di sviluppo, email dei dipendenti.
Il rapporto, peraltro, punta il dito contro la Cina: ad indirizzi IP cinesi sembrano infatti finire i dati raccolti dalle intrusioni .
La Cina, tuttavia, ha sempre respinto con decisione le accuse di legami con tali attacchi, e anche in quest’occasione l’ambasciata cinese ha parlato di attacchi “anonimi e transnazionali”.
Claudio Tamburrino