In Norvegia ferve il dissenso contro l’ approvazione di OOXML e contro il comportamento dell’organizzazione nazionale degli standard, da qualcuno ritenuto irregolare. A condurre le proteste, Steve Pepper, ex chairman dello Standards Institute norvegese, lo stesso Pepper che nei giorni scorsi aveva chiesto ad ISO di interrompere il conteggio dei voti emessi dalla commissione locale incaricata di esprimersi sul formato documentale made in Redmond .
Pepper si scaglia contro il repentino cambiamento di fronte dello dello Standards Institute norvegese: nella prima fase del voto la maggioranza si era espressa per rigettare l’approvazione di OOXML, mentre nella seconda fase la commissione aveva votato per il sì .
L’ex chiarman dello Standards Institute ha organizzato per domani una manifestazione pubblica: ad Oslo, sotto il palazzo dove si riunisce la commissione ISO, si sventoleranno striscioni e si darà voce a slogan come “La Norvegia deve dire no a OOXML!”.
Pepper intende dimostrare che il voto norvegese è frutto delle pressioni che Redmond ha operato sulla commissione, una questione sulla quale sta indagando ad ampio raggio anche l’Antitrust europeo. ( G.B. )