L’Associazione dei consumatori norvegese Forbrukerradet attacca le condizioni di utilizzo di Kindle.
Come già nel 2006 aveva fatto nei confronti di Apple e dei file musicali acquistati tramite iTunes, così ora critica l’utilizzo da parte di Amazon dei sistemi DRM: tali meccanismi violerebbero numerose disposizioni in materia di protezione dei consumatori.
Secondo i rappresentanti dei cittadini le misure DRM, infatti, legano i prodotti acquistati ad un supporto specifico (allora iTunes a iPod, oggi Amazon a Kindle), limitando così la libertà di scelta del consumatore, sancita dalla legge.
Ma oltre a questo l’associazione critica il controllo mantenuto da Amazon, in particolare la possibilità, già utilizzata, di riservarsi il diritto di terminare il servizio in caso di violazione dei termini della licenza da parte dell’utente: “Non è accettabile – afferma il vertice dell’associazione Jans Marius Graasvold – che un cliente possa non avere più accesso ai giornali e ai libri legittimamente acquistati perché sospettato, per esempio, di aver fatto una copia in violazione del copyright”.
Inoltre non sarebbe accettabile , continuano i rappresentati dei consumatori, che Amazon possa cambiare in ogni momento e senza preavviso le condizioni contrattuali: opzione comunemente prevista in numerosi ordinamenti ma non, secondo l’associazione, quello norvegese. Sarebbe inoltre inaccettabile il fatto che Amazon renda difficile produrre copie di backup per i lavori regolarmente acquistati, che la garanzia duri un massimo di due anni e che l’azienda possa “cambiare o modificare” i libri in circolo nell’ecosistema di Kindle.
Claudio Tamburrino