Il timore che qualcuno possa sottrarre i nuovi nati alle legittime famiglie è tale da aver spinto i gestori di un ospedale di Oslo a progettare il ricorso ad un apparato di sicurezza fondato sui sensori di vicinanza.
“La ragione principale – spiegano i dirigenti dell’Ospedale Universitario di Akershus – è mettere in risalto la sicurezza. C’era un tempo in cui la Norvegia ha assistito al rapimento di bambini, una eventualità che vogliamo evitare”.
Il nuovo sistema prevede l’allacciamento di un chip da polso al neonato e di un altro braccialetto al polso della madre. Quando i due bracciali si trovano ad una distanza maggiore del previsto, un allarme risuona nell’ospedale.
Se invece una madre (o un rapitore) tenta di uscire dall’ospedale con un figlio non suo non solo suona l’allarme ma contemporaneamente vengono bloccati gli ascensori e tutte le porte di uscita.
Il nuovo sistema dovrebbe diventare operativo dal prossimo primo ottobre, previa autorizzazione del consiglio accademico.