Sarà forse colpa della pausa festiva, dedicata spesso al web e ai tanti divertimenti che contiene, ma in queste settimane si sono fatte sempre più frequenti segnalazioni a proposito di pagamenti effettuati per fantomatici codici di attivazione per Emule , il celeberrimo programma per lo scambio file .
Emule, e pressoché tutti i suoi derivati ( EmulePlus , etc), sono programmi open source e gratuiti: l’autore non percepisce introiti da chi vende codici a pochi euro per attivare ed utilizzare un programma che non necessita di nessun codice e attivazione.
Occhi aperti dunque: se nessuno ricorre ad un avvocato per alcuni euro, questa truffetta così popolare non fa che minare la reputazione di un progetto aperto e gratuito al quale collaborano in tanti (vedi anche la guida in italiano).
È bene quindi ricordare, ripetere e mantenere alta l’attenzione su quella che, per la modesta quantità della cifra richiesta, è una truffetta che non troverebbe ascolto in sede legale ma che comunque “mina” il buon nome di un progetto opensource e gratuito. Una truffetta realizzata da siti web apparentemente legittimi ma in realtà da evitare assolutamente.
Molti di questi siti “civetta” vengono rintracciati tramite i più diffusi motori di ricerca. Mai farsi ingannare, e rivolgersi sempre a forum o a recensioni come quelle di PI Download : leggere, consultare, ricercare sempre prima di foraggiare inutilmente attività illecite.