Un nuovo appuntamento con PI Libri . Questa volta tocca all’avvocato Guido Scorza , una vecchia conoscenza per i lettori di Punto Informatico , che nelle quasi 60 pagine di Internet Factbook 2010 guida il lettore in un riepilogo dell’anno digitale appena trascorso.
“Cosa è successo nel 2010, nel nostro Paese? E, soprattutto, cosa non è successo?” si domanda l’avv. Scorza. Tracciare un bilancio diventa fondamentale per “evitare di commettere di nuovo gli errori commessi e cercare di far meglio, per diventare un Paese più moderno e nel quale le nuove tecnologie possano giocare, davvero, il ruolo che loro compete di irrinunciabile volano per un sistema politico più democratico, un’informazione più libera e pluralista ed un’economia più florida e più aperta a tutti”.
Equo compenso , riforma Brunetta per la Pubblica Amministrazione digitale, provvedimenti controversi come il Decreto Romani sulle web TV (che molti strascichi promettono anche nel 2011) o il DDL intercettazioni (con l’obbligo di rettifica per i blog). Senza dimenticare la sentenza nel caso che vedeva contrapposte Google e l’associazione Vividown , che crea un precedente unico nella giurisprudenza globale relativa alle responsabilità dell’intermediario. E infine la valanga Wikileaks , vero sasso nello stagno delle relazioni tra politica e cittadini, informazione e Rete.
In tutto 13 capitoli, 13 “pillole” per l’anno appena conclusosi, distribuite in licenza Creative Commons e utili per informarsi sullo stato dell’arte e fare il punto sulla situazione politica e regolamentare del mondo digitale italiano.
Il 2011 prospetta decisioni importanti sulla neutralità della Rete, sull’editoria e gli strumenti di distribuzione dei contenuti, sulle leggi che ordinano o tentano di arginare il fenomeno Internet. Farsi trovare impreparati è una prospettiva da non prendere neppure in considerazione: il dibattito è aperto e in fermento.
La Redazione