Mark Bernstein, attivista e noto editor di Wikipedia, è stato arrestato dal Main Directorate for Combating Organized Crime and Corruption (GUBOPiK) della Bielorussia. Il governo russo aveva minacciato di bloccare l’accesso alla famosa enciclopedia, se non verrà modificato l’articolo sull’invasione dell’Ucraina. Quasi certamente i due fatti sono correlati.
La Bielorussia in aiuto dell’amico Putin
Come è noto, la Bielorussia fornisce aiuto logistico alla Russia, ospitando i militari che effettuano gli attacchi contro l’Ucraina. Il Presidente Alexander Lukashenko ha deciso di aiutare l’amico Putin anche nelle attività di censura. Le informazioni personali di Mark Bernstein, tra cui gli account social e il luogo di lavoro, erano state pubblicate sul canale Telegram del GUBOPik (successivamente bloccato o cancellato). Dopo l’arresto sono stati condivisi un video e una foto, in cui l’editor di Wikipedia veniva accusato di diffondere fake news sulla Russia.
Bernstein avrebbe modificato diversi articoli sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ma non sono chiari i reali motivi del suo arresto. L’editor aveva finora effettuato oltre 211.000 modifiche agli articoli pubblicati sulla versione russa di Wikipedia. Il suo account è stato bloccato a tempo indefinito da un amministratore dell’enciclopedia.
Nel canale Telegram di Wikipedia Russia viene consigliato agli utenti che si trovano in Russia e Bielorussia di nascondere i dati personali e di usare altri account per modificare gli articoli sulla guerra. Il Roskomnadzor ha minacciato di bloccare l’accesso all’enciclopedia, se non verranno eliminati dall’articolo i riferimenti alle vittime civili e militari. Putin ha firmato una legge che punisce la diffusione di fake news (secondo la versione russa) con un massimo di 15 anni di prigione.