Provo (USA) – Novell ha voluto fare chiarezza sui proclami con cui SCO Group negli scorsi mesi ha asserito di possedere i copyright su Unix. Con una lettera pubblicata sul sito dell’azienda, il CEO e presidente di Novell Jack L. Messman ha infatti affermato che “per quanto ci è dato sapere, l’accordo del 1995 che regola l’acquisto di Unix da parte di SCO non trasferisce a quest’ultima i relativi copyright”.
Messman sostiene che SCO dovrebbe essere ben informata di questo fatto visto che, negli ultimi mesi, avrebbe chiesto più volte a Novell di vendergli i copyright di Unix System V. Richieste che Novell dice di aver sempre respinto.
Affondando il colpo, Messman ha poi detto che “è tempo che SCO dimostri quanto va rivendicando nei confronti di Linux svelando quali parti di Unix System V sarebbero contenute nel kernel di Linux”. Se non lo farà, il boss di Novell ritiene che tutta la faccenda debba essere considerata come “un tentativo di SCO di generare nel mercato timore, incertezza e dubbio”, la stessa accusa che negli scorsi mesi era stata rivolta a SCO da un po’ tutta la comunità Linux.
Il noto guru dell’open source Bruce Perens ha lodato la presa di posizione di Novell dicendosi ammirato di quello che quest’azienda sta facendo, questo riferito anche alla recente decisione di integrare Linux in NetWare.
“Novell – ha proclamato Perens – ha già conquistato i cuori e le menti degli sviluppatori e delle aziende”.
SCO ha risposto alla lettera di Messman affermando che “SCO detiene i diritti contrattuali del sistema operativo Unix”, gli stessi che, secondo l’azienda, le danno il diritto di “impedire donazioni non autorizzate alla comunità Linux, da parte di un vendor di Unix, di codice, metodi e concetti relativi a Unix”. Con “vendor di Unix” SCO si riferisce chiaramente a IBM, il colosso contro cui ha avviato l’ormai ben noto procedimento legale riguardante Linux.
“Copyright e brevetti – ha detto SCO – sono una protezione contro gli abusi. I contratti sono quelli che si usano contro entità con i quali si hanno dei rapporti. Dal punto di vista legale, i contratti finiscono per essere molto più solidi di qualsiasi cosa si possa ottenere con il copyright”
SCO ha poi precisato che la causa in corso con IBM “non concerne brevetti e copyright” ma solo violazioni di contratto.
Alla prossima puntata.