CPTN Holding , il consorzio scaturito da una partnership tra Microsoft, Apple, EMC e Oracle per l’ acquisto di 882 brevetti di proprietà di Novell, è attualmente al centro di una piccola tempesta di indiscrezioni che lo indicano come morente prima ancora di essere formalizzato. Indiscrezioni che, a conti fatti, non risultano veritiere perché CPTN Holding è un’iniziativa in pieno divenire e tutt’altro che defunta , come invece vorrebbero i sostenitori più integralisti dell’open source.
L’iniziativa di Microsoft e sodali era stata infatti aspramente criticata da organizzazioni come Open Source Iniziative (OSI) e Free Software Foundation Europe (FSFE), convinte del fatto che mettere i brevetti di Novell nelle mani di aziende tradizionalmente avverse al movimento FOSS avrebbe costituito una minaccia concreta alla crescita e allo sviluppo del suddetto movimento.
“I fondatori e i leader di CPTN hanno una lunga storia di opposizione e travisazione del valore del software open source – aveva scritto OSI in una lettera indirizzata alle autorità antitrust tedesche – software che è alla base dell’infrastruttura del Web e di molti dei più usati prodotti software e servizi”.
Il software FOSS è un agguerrito e valido concorrente dei prodotti a codice chiuso commercializzati dai promotori di CPTN Holding, aveva fatto eco FSFE, ragion per cui fornire a Microsoft brevetti in mano a un’azienda che si è tradizionalmente occupata di open source equivarrebbe a consegnare un’arma in mano a un delinquente recidivo .
Il rischio denunciato dai movimenti del FOSS sembrava dover svanire nel nulla, grazie all’apparente ritiro del piano di costituzione del consorzio CPTN presso le autorità tedesche, ma a quanto pare si è trattato solo di una banale operazione burocratica in vista di un rilancio della proposta. Un rappresentate Microsoft ha infatti confermato che “si tratta semplicemente di un passo procedurale necessario a fornire tempo per revisionare la transazione proposta”, per concedere tempo all’antitrust della federazione teutonica prima di ripresentare la stessa proposta . Il movimento FOSS avrà (ancora) di che preoccuparsi nel prossimo futuro?
Alfonso Maruccia