Che ne sarà dei colloqui di lavoro in tempo di distanziamento sociale? Inutile fermarsi alle notizie relative a licenziamenti e perdita di posti di lavoro, perché la realtà è che in queste situazioni aumenta fortemente la mobilità ed alcune aziende sono pronte ad assumere o valutare nuove posizioni pur nel rispetto delle norme sul distanziamento.
Cosa cambia tra un colloquio in presenza e uno da remoto? Molto, moltissimo: vengono meno molti aspetti determinanti, mentre altri assumono preminenza diventando fondamentali nella presentazione del proprio curriculum e delle proprie capacità. LinkedIn ha voluto per questo motivo aprire ad una nuova funzionalità che tenterà di dare una risposta a questi nuovi canali di contatti, queste nuove modalità di recruiting e favorire il miglior incontro tra domanda ed offerta tramite il proprio network. Nasce così la “video presentazione”, ad oggi in fase di test prima del rilascio ufficiale agli uffici HR di tutto il mondo.
Video presentazione su LinkedIn
Il processo permette ai recruiter di chiedere ai candidati più accreditati per una certa posizione di inviare una risposta in forma video a domande specifiche selezionate da un elenco di opzioni (“Parlami di te“, “Qual è il tuo maggiore punto di forza“, “Descrivi il tuo progetto più impegnativo“). La forma video viene pertanto resa standard nella “fase 2” della valutazione dei profili, ponendo tutti sullo stesso piano e portando a livello di immagine la valutazione del candidato.
Così Marcello Albergoni, LinkedIn Country Manager:
L’attuale pandemia globale sta ponendo nuove sfide anche per quanto riguarda i processi di assunzione dal punto di vista, sia del reclutatore che dei candidati. La nuova funzionalità di candidatura di LinkedIn offre ai recruiter la possibilità di avere una visione più completa dei candidati, delle loro motivazioni e degli stili di comunicazione, difficile da ottenere con una sola domanda. Invitando i candidati a registrare un breve video o o rispondere a domande scritte, i recruiter possono ottenere un maggiore senso delle competenze trasversali dei candidati, anche prima dell’inizio del processo di assunzione vero e proprio.
L’obiettivo, secondo quanto spiegato da LinkedIn, è trovare uno strumento che consenta alle soft skill di emergere con maggior facilità, andando così oltre la semplice analisi delle hard skill presenti in un curriculum testuale. Chiunque voglia testare la nuova funzione non deve far altro che aggiungere “video presentazione” alle offerte di lavoro pubblicate, così che ogni candidato possa essere invitato automaticamente all’invio del video.
Inizia una nuova era del recruiting e nulla lascia pensare che si tratti di una semplice parentesi: la crisi attuale cambia rapporti e dinamiche comunicative in un modo tale per cui gli strumenti già in essere potrebbero rivelarsi utili anche nel prossimo futuro, validi domani come oggi per far fronte alla necessità di valutazioni rapidi ed efficaci. L’uso dell’intelligenza artificiale prima e le video presentazioni poi sono solo alcuni degli ingredienti che LinkedIn si appresta a mettere in campo per accompagnare questa transizione.