Si allarga l’elenco dei bersagli dell’intelligence a stelle e strisce in Francia: oltre ai politici sarebbero finiti nelle intercettazioni anche le principali aziende del paese.
A riferirlo sono le nuove indiscrezioni divulgate da Wikileaks, ospitate da Libération e Mediapart , che ancora una volta fanno luce sulle operazioni condotte dagli agenti statunitensi della National Security Agency (NSA): questi non si sarebbero, dunque, limitati a spiare rappresentanti del potere politico come divulgato la scorsa settimana , ma avrebbero anche attivato un servizio di sorveglianza ai danni di imprenditori locali.
Secondo i documenti riservati divulgati, cinque in tutto, tra il 2004 ed il 2012 la NSA avrebbe messo in pratica un piano ben preciso per carpire la strategia adottata dalla Francia per lo sviluppo economico.
Nel faldone dei dati raccolti da NSA, dunque, sarebbero finite le conversazioni tra Parigi e gli istituti finanziari internazionali , le bozze preparatorie per G8 e G20 ed i grandi contratti commerciali adottati dal paese con le sue principali aziende, tutte quelle cioè con un fatturato superiore ai 200 milioni di dollari.
Mentre nel caso dei politici le informazioni sembravano essere utilizzate ai fini dell’intelligence diplomatica, le intercettazioni delle aziende non possono che configurarsi come vero e proprio spionaggio industriale: gli Stati Uniti, insomma, sembrano essersi comportati proprio come se fossero in guerra con la Francia.
Claudio Tamburrino