Secondo quanto riferiscono nuove indiscrezioni divulgate da Wikileaks, gli agenti statunitensi della National Security Agency (NSA) avrebbero spiato diversi rappresentanti della Francia, tra cui il Presidente François Hollande ed i suoi predecessori Nicolas Sarkozy e Jacques Chirac .
Proprio mentre la Germania archivia le accuse mosse in conseguenza delle rivelazioni del Datagate circa le intercettazioni effettuate dagli agenti USA ai danni di Angela Merkel, dunque, i riflettori tornano a puntarsi sulla Francia, dopo le soffiate del 2013 : nei cinque nuovi documenti segreti divulgati da Wikileaks stilati dagli agenti dell’NSA sotto il titolo di Top Secret Global SIGINT Highlights, si leggono le anticipazioni circa le decisioni e le posizioni che sarebbero a breve state assunte dai rappresentanti francesi.
Per citare un esempio che suona ironico, i documenti fanno riferimento a una conversazione tra il consulente diplomatico Jean-David Levitte e il Presidente Sarkozy: Sarkozy, anticipano i documenti, nel successivo vertice Parigi-Washington avrebbe avuto intenzione di lamentarsi con il Presidente Obama dello spionaggio statunitense e non avrebbe appoggiato la proposta collaborazione bilaterale su tale fronte.
Libération e Mediapart , che insieme al sito di delazioni hanno condiviso i documenti, non ne hanno riferito la fonte, quindi non è detto che siano tra quelli ottenuti dall’ex contractor dell’NSA Edward Snowden.
Temporalmente, le intercettazioni di cui si dà conto in tali rapporto, corrispondono al maggio 2012, periodo in cui l’ufficio di Sarkozy era stato attaccato da malware: i documenti, inoltre, contengono liste di numeri di telefono (pubblicati in maniera non completa) ed altre informazioni legate a diversi funzionari francesi.
Come in gran parte degli altri casi, l’NSA non ha commentato le indiscrezioni, mentre la Casa Bianca ha respinto le accuse riferendo di non stare intercettando e di non voler intercettare il presidente Hollande.
Claudio Tamburrino