NSO Group aveva negato ogni responsabilità diretta nella campagna di spionaggio effettuata da alcuni paesi nei confronti di personaggi illustri, tra cui il Presidente francese Emmanuel Macron. Il CEO Shalev Hulio aveva tuttavia dichiarato che Pegasus potrebbe essere utilizzato in maniera impropria. Un dipendente ha confermato che l’azienda israeliana ha vietato l’uso del tool ad alcuni clienti.
NSO Group: ispezione negli uffici di Tel Aviv
Il Ministro della Difesa ha annunciato di aver avviato un’indagine in merito all’inchiesta The Pegasus Project. Alcuni funzionari del governo israeliano hanno fatto visita alla sede dell’azienda nel quartiere Herzliya di Tel Aviv. Non è chiaro però se si è trattato di una visita informale o di una vera e propria ispezione con raccolta di documenti. Un portavoce di NSO Group ha dichiarato:
Possiamo confermare che rappresentanti del Ministero della Difesa israeliano hanno visitato i nostri uffici. Accogliamo con favore la loro ispezione. L’azienda sta lavorando in piena trasparenza con le autorità israeliane. Siamo fiduciosi che questa ispezione dimostrerà che le accuse mosse dai media contro di noi sono false.
NSO Group ha ottenuto dal governo israeliano la licenza per esportare il suo software. Se verrà riscontrata una violazione dei diritti umani, la licenza potrebbe essere ritirata. L’azienda non risponderà più alle domande della stampa. Un dipendente (anonimo) ha svelato che, in seguito alle indagini interne, sono stati sospesi i contratti con alcuni clienti.
I loro nomi non sono stati divulgati, in quanto la normativa locale proibisce di fornire queste informazioni. NSO Group ha già vietato l’uso di Pegasus ad alcuni governi negli ultimi anni. Secondo le fonti del Washington Post, tre di essi sono Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Messico.