Un team di ingegnosi scienziati del Massachusetts Institute of Technology è andato oltre il classico concetto di ripresa in slow-motion, mettendo a punto una fantascientifica telecamera in grado di visualizzare il movimento della luce nello spazio.
L’attrezzatura cattura le immagini ad una velocità di circa mille miliardi di fotogrammi al secondo, risultando circa 40 miliardi di volte più scattante di una telecamera normale. Dato che vengono scattate milioni di scansioni ripetute per generare un solo nanosecondo di filmato, la streak camera del MIT arriva a catturare il percorso compiuto dalla luce.
Nella dimostrazione messa in piedi dal team si distingue perfettamente un raggio laser blu che si propaga attraversa una bottiglia piena di liquidi. Il sistema funziona soltanto con eventi ripetibili e infatti per arrivare all’effetto finale del super-rallentatore i tecnici hanno dovuto registrare la sequenza lampo diverse volte, sincronizzando continuamente laser e telecamera. Per realizzare la clip definitiva, lunga solo 480 fotogrammi, è servita circa un’ora di riprese.
Oltre a riprendere il video in modo bidimensionale, la “streak camera” registra il tempo impiegato dai fotoni per attraversare un determinato spazio 3D. In tutto questo esagerato slow-motion c’è comunque molta post-produzione. Le tantissime linee della scansione vengono infatti ricucite insieme con un apposito software, per fare in modo che tutti i fotogrammi appaiano girati nella stessa sessione.
Roberto Pulito