Una nuova email di phishing sta sfruttando Vodafone per aggirare tantissimi utenti. Ovviamente l’operatore telefonico è estraneo ai fatti, creati invece da cybercriminali esperti. Di cosa si tratta? Una mail ti viene recapitata al tuo indirizzo. Al suo interno un’immagine con un testo che ti invita a rispondere a un questionario per vincere e ricevere un nuovo Apple iPad Pro.
La cosa pericolosa è che all’interno dell’immagine c’è anche il logo ufficiale di Vodafone, per far credere al destinatario che questa sia un’iniziativa di Vodafone. In realtà, dietro questo messaggio si nasconde un pericoloso attacco di phishing email. Infatti, il link rimanda a una pagina fraudolenta che spinge l’utente a rispondere ad alcune domande con urgenza perché tutto scade il giorno stesso in cui si clicca sul link.
Il metodo ormai è assodato. Come negli altri attacchi di phishing simili, questo che sfrutta Vodafone, al termine del sondaggio rimanda a una procedura che sembra verificare le risposte, la disponibilità a magazzino di un iPad Pro e la tua vincita, che avviene sempre. Successivamente l’utente viene indirizzato a una pagina dove è confermato l’articolo a 0€. Invece deve pagare solo la spedizione con pochi euro.
Vodafone sfruttata per una nuova truffa
I cybercriminali stanno sfruttando Vodafone per una pericolosa truffa phishing che promette un iPad Pro in regalo rispondendo solo ad alcune domande. Se la vittima decide di confermare la spedizione del regalo e inserisce i suoi dettagli di pagamento per pagare la spedizione ha concesso tutti i suoi dati a dei criminali. In pochissimo tempo verrà rubato più denaro possibile.
Per difendersi da questi raggiri è importantissimo affidarsi a un client di posta elettronica in grado di riconoscere le mail spam per eliminarle. Inoltre, è necessario che l’utente sia sempre informato e non clicchi mai su link di dubbia provenienza, soprattutto quando viene promessa una vincita costosa senza dover far nulla se non rispondere solo ad alcune domande. Riconoscere questi attacchi è facile perché spesso contengono errori ortografici e specifiche tecniche dei prodotti datate o non corrette.
Un’altra pratica molto diffusa in questo periodo è il phishing vocale.