Negli ultimi mesi sono state avviate diverse indagini su Meta da parte della FTC. All’elenco si aggiunge ora quella relativa a presunte pratiche anticoncorrenziali nel mercato della realtà virtuale. L’autorità antitrust degli Stati Uniti ha ricevuto diverse segnalazioni dagli sviluppatori in merito alla distribuzione di app attraverso lo store di Oculus.
FTC indaga su Oculus
Secondo la fonte di Bloomberg, l’indagine è stata avviata dalla FTC (Federal Trade Commission) e da un gruppo di stati, tra cui New York, Tennessee e North Carolina, dopo aver ricevuto le denunce da alcuni sviluppatori. Questi ultimi ritengono che Oculus ostacoli la distribuzione delle app di terze parti che offrono funzionalità simili a quelle proprietarie.
Gli sviluppatori affermano inoltre che l’azienda di Menlo Park sfrutta il suo potere di mercato per dare un vantaggio competitivo ai suoi software. Questa pratica scorretta verrebbe attuata copiando le idee migliori e limitando il funzionamento delle app su Oculus Quest. Lo sviluppatore Guy Godin, ad esempio, ha realizzato un’app di desktop virtuale che permette di effettuare lo streaming dei contenuti dal PC al visore. Meta ha prima chiesto l’eliminazione della funzionalità per evitare la rimozione dell’app dallo store e successivamente ha rilasciato Oculus Link che offre una simile opzione.
La FTC ha già avviato altre indagini su Meta, tra cui quella relativa alla possibile violazione delle leggi antitrust derivante dall’acquisizione di WhatsApp e Instagram. A fine dicembre era stata invece avviata l’indagine sull’acquisizione di Within. La commissione ha inoltre scoperto vari “accordi segreti” sottoscritti da Meta e altre Big Tech.