In questi giorni è stata segnalata alla Polizia Postale una pericolosa nuova truffa su Facebook. L’esca è un abbonamento ai mezzi pubblici gratis per un anno. Questa volta a essere presa di mira per realizzare questa frode, da parte di cybercriminali esperti, è Amat S.p.A., azienda di autotrasporti pubblici di Palermo.
L’allarme sul sito ufficiale dell’azienda è scattato non appena scoperta la pagina Facebook fake e i suoi relativi annunci: “ATTENZIONE: Sul social Facebook è stata creata una pagina denominata ‘Tessera del trasporto pubblico di Palermo‘ dove vengono proposte promozioni su fantomatiche tessere AMAT Card. Queste promozioni sono false e tendono a truffare i potenziali clienti che cliccano sul link“.
Questo è il comunicato ufficiale pubblicato da Amat S.p.A. in questi giorni. Segnalata alla Polizia Postale, la pagina Facebook truffa ora è posta sotto indagine dalla centrale operativa di specialisti in crimini e frodi informatici. L’invito di Amat S.p.A. è quello, ovviamente, di “non seguire la pagina sopra indicata e tutte le informazioni da questa fornite“.
Truffa Facebook dei mezzi pubblici gratis: come non cadere in questa trappola
Purtroppo la rete si sta sempre più riempiendo di frodi simili alla truffa che su Facebook sta sfruttando il buon nome di Amat S.p.A.. In pericolo non ci sono solo gli abitanti di Palermo e provincia, ma anche i tanti turisti che scelgono come meta proprio questa incantevole città siciliana. Poter utilizzare i mezzi pubblici gratuitamente sarebbe un’ottima promozione. Tuttavia, ecco alcuni consigli per non cadere nella trappola:
- come riportato sulla pagina ufficiale “l’Amat Palermo S.p.A comunica (promozioni, notizia, modifiche percorsi, ecc.) esclusivamente attraverso il proprio sito istituzionale https://www.www.amat.pa.it“;
- le promozioni troppo belle per essere vere nascondono quasi sempre una pericolosa truffa;
- evita di inserire i tuoi dati personali su form raggiunti tramite link su pubblicità, pagine Facebook o email di dubbia provenienza, la truffa è sempre dietro l’angolo;
- mai comunicare i propri dettagli di pagamento come carta di credito, codici di sicurezza e altro su siti sconosciuti;
- installare un buon sistema di sicurezza anti-phishing in grado di segnalarti pagine web fraudolente.
Segnaliamo anche che in queste ore si sta diffondendo un messaggio truffa su WhatsApp con prefisso +27.