I ministri delle finanze dell’Unione europea hanno raggiunto l’accordo sulla nuove aliquote IVA che la Commissione europea aveva proposto di modificare nel 2018. Le precedenti norme risalgono a quasi 30 anni fa e quindi dovevano essere riviste per tenere conto dei beni e servizi moderni. Gli Stati membri potrebbero, ad esempio, applicare un’aliquota del 5% per l’accesso ad Internet.
Novità per aliquote ridotte e esenzioni
La proposta di modifica non incide sull’aliquota minima che deve essere applicata in tutti i paesi, ovvero 15% (in Italia l’aliquota ordinaria è 22%). Le novità principali riguardano invece le aliquote ridotte (in Italia sono 10%, 5% e 4%). I ministri delle finanze hanno approvato il nuovo elenco di beni e servizi che possono usufruire di un’aliquota non inferiore al 5%, inferiore al 5% e di aliquota zero (esenzione).
Gli Stati membri potrebbero applicare l’aliquota del 5% ad un massimo di 24 categorie di beni e servizi. L’elenco include prodotti per la salute, tra cui farmaci, apparecchi e dispositivi di protezione (mascherine), biciclette, libri, giornali e periodici (anche digitali), biglietti di ingresso a cinema, teatro, musei e manifestazioni culturali in generale.
L’aliquota ridotta del 5% potrebbe essere applicata anche ai servizi di accesso ad Internet “forniti nell’ambito della politica di digitalizzazione” e ai servizi di diretta streaming degli eventi sportivi. Tra le sette categorie di beni e servizi, ai quali è possibile applicare un’aliquota inferiore al 5% o zero ci sono i pannelli solari. L’obiettivo dell’Europa è quindi promuovere l’uso di fonti di energia rinnovabile.
Per lo stesso motivo, entro il 1 gennaio 2030, verranno eliminate le aliquote ridotte e le esenzioni sui combustibili fossili e altri beni che contribuiscono all’aumento delle emissioni di gas serra. Le aliquote ridotte e le esenzioni sui fertilizzanti chimici e sui pesticidi chimici non verranno più applicate dal 1 gennaio 2032.
La proposta verrà ora esaminata e approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea. Se tutto procederà secondo i piani, le nuove norme entreranno in vigore entro fine aprile 2022.