I chatbot possono fornire risposte completamente sbagliate. Queste allucinazioni AI possono invece essere molto utili per la ricerca scientifica. Grazie alle “invenzioni” dell’intelligenza artificiale è possibile monitorare il cancro, progettare farmaci, inventare dispositivi medici, scoprire fenomeni meteorologici e persino vincere il premio Nobel.
Nuove idee da esplorare
Il pubblico pensa che sia tutto sbagliato, ma le allucinazioni offrono nuovi spunti agli scienziati. In pratica consentono di esplorare idee alle quali non avrebbero pensato. Anche se le risposte non sono corrette, l’intelligenza artificiale velocizza il tradizionale metodo scientifico.
Le allucinazioni AI si verificano quando gli scienziati addestrano i modelli generativi su uno specifico argomento e successivamente lasciano che l’intelligenza artificiale rielabori tali informazioni. I risultati possono essere sbagliati e surreali, ma alcune volte portano ad importanti scoperte.
Il professore David Baker, Premio Nobel 2024 per la chimica, ha sfruttato le allucinazioni AI associate alle immagini per creare nuove proteine. Altri scienziati hanno invece progettato un nuovo tipo di catetere che riduce le infezioni del tratto urinario.
La allucinazioni sono state utilizzate anche per migliorare la qualità delle immagini delle risonanze magnetiche e la navigazione dei robot. In molti documenti scientifici non è presente il termine “allucinazione” perché viene quasi sempre associato a risultati negativi. Gli esperti di meteorologia usano il termine “distribuzione di probabilità“.
L’intelligenza artificiale viene utilizzata per creare migliaia di previsioni meteo o intervalli di probabilità. Le allucinazioni permettono di scoprire fattori inaspettati che possono causare eventi estremi, come le ondate di calore mortali.