Europa non è soltanto un concetto geografico e così, dopo le iniziative poste in essere per arrivare ad un mercato unico del digitale, cadono nuove barriere anche nel mondo dei carburanti: a partire dal 12 ottobre saranno ufficiali in tutto il vecchio continente le nuove sigle di identificazione di benzina, diesel e gas.
Così facendo, qualunque cittadino europeo che transita in un altro paese con il proprio veicolo (auto o moto che sia) potrà facilmente fare rifornimento senza doversi preoccupare circa gli standard in uso e senza dover tradurre alcunché: tutto è basato su standard grafici che consentono di comprendere a colpo d’occhio quale sia la pompa di benzina di cui si ha bisogno. La curva di apprendimento e di adattamento del sistema sarà lenta e legata strettamente ai ritmi di ricambio del parco veicoli ed alla diffusione dei simboli presso i distributori: l’attenzione degli utenti sarà poco alla volta spostata sui nuovi simboli, rendendo così ben più chiaro quale sia il carburante di cui ci si può “fidare” per le proprie necessità.
Le nuove prescrizioni sono conseguenza della direttiva DAFI 2014/94/UE (e relativo decreto legislativo con disciplina di attuazione della direttiva), con la quale viene creato un linguaggio unico per i carburanti in tutta Europa. Tale direttiva non solo crea uno standard univoco di facile comprensione, ma crea anche una base legislativa unica per le politiche di sostenibilità legate ai carburanti (dall’elettrico ai biocarburanti) che dovranno dare energia alla mobilità del futuro. Tali prescrizioni fanno dunque parte di una più ampia azione europea di gestione
Carburanti, i nuovi simboli
L’obiettivo perseguito è quello di avere una sola nomenclatura ed uno standard univoco per l’identificazione dei carburanti in tutta l’area europea (area in realtà estesa, poiché comprendente anche paesi terzi quali Svizzera, Serbia, Macedonia, Islanda, Lichtensten e Norvegia). L’inizio della nuova nomenclatura è fissato per il 12 ottobre, giorno in cui i nuovi codici diventano una adozione obbligatoria.
Le etichette saranno presenti tanto sui veicoli di nuova produzione (in prossimità del tappo per il rifornimento), quanto nelle stazioni di servizio in corrispondenza della pompa di approvvigionamento, così come nelle concessionarie: lo scopo è chiaramente quello di consentire un rapido, sicuro e infallibile abbinamento tra il veicolo utilizzato e la fonte di approvvigionamento prescelta.
I veicoli coinvolti saranno i seguenti:
- Cicli, motocicli, tricicli, quadricicli
- Autovetture
- Veicoli commerciali, sia leggeri che pesanti
- Autobus
Simboli e sigle
La nuova etichettatura si basa tanto su lettere e numeri descrittivi, quanto su icone geometriche facilmente identificabili:
- il cerchio identifica la benzina, altresì identificata dalla lettera E (da Etanolo)
- il quadrato identifica il diesel, altresì identificato dalla lettera B (da Biodiesel)
- il rombo identifica il carburante gassoso, accompagnato dalle sigle H2, CNG, LPG e LNG
L’etichetta vuole essere semplicemente uno strumento visivo che aiuti i consumatori nella scelta del carburante appropriato per il proprio veicolo. Dovrete scegliere il carburante che presenta sulla pompa per l’erogazione una etichetta identica a quella presente sul vostro veicolo.
La scelta comune è stata dunque quella di scegliere la lettera descrittiva partendo non dalla porzione fossile del carburante, quanto dalla componente “bio” – che in prospettiva dovrà andare in crescendo.
Una apposita etichettatura è in fase di sviluppo per dare indicazioni chiare anche ai veicoli elettrici, frontiera sulla quale l’UE ha evidenziato di voler puntare molto; le etichette già rilasciate saranno invece del tutto valide per i veicoli ibridi che necessitano di carburanti “tradizionali” al fianco della ricarica elettrica.
Cerchio: E come benzina
Il simbolo legato alle benzine è un cerchio contenente una lettera ed un numero. La lettera è la “E”, e sta per “i componenti bio presenti nella benzina” (Etanolo). Il numero identifica quindi la porzione di etanolo presente, ossia la porzione di biocarburante prevista (dove e10 significa un 10% di etanolo all’interno di una miscela con combustibili fossili).
Le alternative che si potranno dunque incontrare alla pompa di benzina sono le seguenti:
- E5
- E10
- E85
Quadrato: B come diesel
La categoria dei diesel è simboleggiata da un quadrato all’interno del quale si possono trovare sigle del tipo B7, B10 o XTL. Nei primi due casi il numero indica la percentuale di biodiesel (da cui la sigla “B”) inclusa nella miscela, al pari di quanto succede con le benzine; la terza sigla identifica per contro un “gasolio sintetico non derivato dalla raffinazione del greggio“.
Le alternative che si potranno dunque incontrare in fase di approvvigionamento diesel sono le seguenti:
- B7
- B10
- XTL
Rombo: carburanti gassosi
L’area dei carburanti gassosi è simboleggiata da un rombo, all’interno del quale si possono trovare le seguenti sigle:
- H2 (idrogeno)
- CNG (Gas naturale compresso)
- LPG (Gas di petrolio liquefatto, meglio noto in Italia come GPL)
- LNG (Gas naturale liquefatto)