C’è lo zampino di Jony Ive dietro al restyling di Airbnb, il più importante degli ultimi dieci anni. La partnership tra la piattaforma e lo studio LoveFrom dell’ex designer Apple (la storia della sua collaborazione con la mela morsicata è raccontata in un libro) è nota fin dall’ottobre 2020, ma i risultati sono stati mostrati in via ufficiale solo oggi. Le novità introdotte, che vanno ben oltre l’interfaccia, sono già disponibili.
La mano di Jony Ive per il nuovo Airbnb
Sono state aggiunte le Categorie, di fatto dei filtri avanzati per trovare gli alloggi dove pernottare. Una di queste, battezzata OMG! raccoglie centinaia di abitazioni dall’architettura davvero bizzarra, sparse per il mondo.
Oggi molte persone hanno una grande flessibilità nel decidere dove e quando viaggiare. È per aiutarle a sfruttare al meglio queste nuove possibilità che abbiamo realizzato il nostro cambiamento più grande degli ultimi dieci anni: un modo nuovo e innovativo di effettuare ricerche, delle soluzioni migliori per chi soggiorna più a lungo e un livello di protezione mai visto prima.
Un’altra novità è quella costituita dai cosiddetti Soggiorni Collegati. Di fatto, agli ospiti è offerta la possibilità di dividere un viaggio tra due alloggi diversi, l’ideale quando si sta pianificando un viaggio lungo.
Al debutto su Airbnb anche AirCover, una forma di la protezione gratuita che mette al riparo da imprevisti e situazioni spiacevoli. Offre quattro protezioni su:
- prenotazione (trova un alloggio alternativo se la prenotazione è cancellata dall’host entro 30 giorni dal check-in);
- check-in (trova una sistemazione simile o migliore se l’ospite non riesce a effettuare il check-in e l’host non risolve il problema);
- conformità (se l’alloggio non corrisponde alla descrizione, lo si può segnalare entro tre giorni per trovarne uno alternativo o accedere a un rimborso);
- supporto h24 (disponibilità continua di operatori per gli ospiti che non si sentono al sicuro).