Microsoft è al lavoro su una nuova versione del proprio browser: non un semplice aggiornamento, ma un software riprogettato dalle fondamenta, basato sul motore Chromium già impiegato, tra gli altri, dal concorrente Chrome di Google. La conferma è arrivata dal gruppo di Redmond nel mese di dicembre e oggi è possibile dare uno sguardo in anteprima all’applicativo.
Il nuovo Edge, powered by Chromium
A differenza di quanto visto nelle scorse settimane, la nuova incarnazione di Edge è ora più simile alla versione attualmente disponibile piuttosto che al competitor di bigG. Merito del lavoro di personalizzazione portato avanti da Microsoft, sia per quanto riguarda gli elementi dell’interfaccia sia per le animazioni. Mancano ancora funzionalità come quelle relative alla gestione delle schede e all’interazione con gli schermi touch mediante pennino. Ad affermarlo la redazione del sito The Verge che ha avuto modo di dare un’occhiata a una versione preliminare al momento testata all’interno dell’azienda. La fonte è rimasta anonima per ovvi motivi.
Tra le feature già incluse un tema scuro per la navigazione in notturna, attivabile però solo agendo su un flag. Garantito il supporto alle estensioni, sia quelle distribuite attraverso la piattaforma Microsoft sia quelle offerte dagli sviluppatori mediante Chrome Web Store. Queste ultime sembrano non dar segni di incompatibilità, a dimostrazione di come i lavori siano già in fase avanzata. Non è dato a sapere quando avverrà il lancio, ma l’attesa potrebbe non protrarsi ancora a lungo.
Tom Warren, autore dell’articolo pubblicato su The Verge, afferma che anche in termini di prestazioni il passaggio a Chromium sta facendo bene a Edge. Il browser di Redmond potrebbe così colmare almeno in parte il gap che oggi lo separa dai suoi più diretti concorrenti: prendendo in considerazione il segmento desktop e laptop, attualmente detiene il 4,8% della quota a livello globale (fonte NetMarketShare), meno di Firefox (9,4%) e del già citato Chrome (66,9%). Restando in tema, sorprende la fetta ancora riservata a Internet Explorer (8,2%), quasi certamente legata a doppio filo a coloro che proprio non vogliono abbandonare il proprio PC con sistema operativo Windows 7.