La nuova applicazione Outlook per Windows, che sostituirà Mail e Calendar, oltre al classico Outlook (come svelato a un dipendente Microsoft in un post su Tech Community), è già disponibile per gli utenti di Windows 11. Si tratta di un’applicazione che offre una nuova interfaccia e nuove funzionalità per la gestione delle e-mail e degli eventi.
Per installare il nuovo Outlook, basta avere l’ultima versione di Windows 11. Inoltre, è possibile scaricare l’applicazione dal Microsoft Store. L’opzione per provare il nuovo Outlook per Windows è disponibile anche nel classico Outlook.
Ma c’è un però… Il problema è che il nuovo Outlook potrebbe trasferire i login di posta elettronica di terze parti a Microsoft e dare a quest’ultima pieno accesso a tutti i messaggi di posta elettronica, i contatti e gli eventi. Questa, non è di certo una bella notizia.
I messaggi di posta elettronica e i dati di accesso potrebbero essere trasferiti a Microsoft
Il nuovo Outlook per Windows offre la possibilità di sincronizzare i dati del proprio account di posta elettronica di terze parti con il cloud di Microsoft. Questa funzione, che mira a migliorare l’esperienza di Microsoft 365, viene attivata quando si aggiunge un nuovo account e si segue il link al sito web di supporto (Microsoft Cloud Sync your account in Outlook). La funzione è compatibile solo con alcuni provider di posta elettronica e varia a seconda della piattaforma. Per Windows, i provider supportati sono Gmail e Yahoo, mentre per iOS, Android e Mac sono Gmail, Yahoo, iCloud e IMAP.
In questo modo, Microsoft accede alle e-mail e ad altri dati sincronizzati con il cloud. Gli utenti possono scegliere solo tra continuare o annullare la configurazione.
Outlook sincronizza i dati dei provider di posta elettronica supportati con il cloud di Microsoft, ma a che prezzo? La rivista tedesca CT ha rivelato che Outlook invia a Microsoft il server, il nome utente e la password degli account IMAP. Ha verificato questa scoperta con un account di prova. I dati sono criptati con il protocollo TLS, ma Microsoft li può leggere in chiaro, ma senza alcun permesso. Il colosso di Redmond, infatti, ottiene l’accesso completo all’account di posta elettronica, compresi nome utente e password, senza informare gli utenti.
A dire il vero, questo non è il caso di tutti gli account di posta elettronica di terze parti. Gmail, ad esempio, utilizza OAuth2 per l’autenticazione. Microsoft ottiene comunque l’accesso alle e-mail e ad altri dati, ma non ottiene le informazioni di accesso dell’utente. Gli utenti di Gmail possono revocare queste autorizzazioni nel loro account Google in qualsiasi momento.
Il nuovo Outlook e gli account di terze parti
Gli utenti di Windows devono fare molta attenzione quando si tratta del nuovo Outlook. Al momento si consiglia di non utilizzarlo con account di terze parti finché Microsoft non pubblicherà una dichiarazione ufficiale in merito.