NVIDIA potrebbe essere accusata per la prima volta di aver adottato pratiche anticoncorrenziali. Secondo Reuters, l’autorità antitrust della Francia invierà all’azienda californiana la cosiddetta comunicazione degli addebiti che elenca i comportamenti scorretti rilevati nel settore delle GPU. Grazie all’aumento dei profitti derivanti dalla vendita dei chip IA è diventata la società con la maggiore capitalizzazione al mondo.
NVIDIA rischia una multa pesante
NVIDIA ha attirato le attenzioni delle autorità in molti paesi dopo aver raggiunto una posizione dominante nel mercato delle GPU, in particolare quelle usate nei server per l’addestramento e l’inferenza dei modelli di intelligenza artificiale generativa.
A fine settembre 2023, l’Autorité de la concurrence ha effettuato un’ispezione presso la sede di un’azienda “sospettata di aver implementato pratiche anticoncorrenziali nel settore delle schede grafiche“. Nel comunicato stampa non è specificato il nome, ma si tratta sicuramente di NVIDIA.
Un report pubblicato dall’autorità francese evidenzia il rischio di abusi da parte dei produttori di chip. In questo caso viene espressamente citata l’azienda californiana, in particolare la forte dipendenza del settore dal software di programmazione dei chip CUDA, l’unico compatibile al 100% con le sue GPU.
Tra le possibili accuse potrebbero esserci anche quelle relative all’imposizione dei prezzi. Sotto esame ci sarebbero inoltre gli accordi sottoscritti con i provider cloud, uno dei quali è CoreWeave. Se verrà accertata la violazione della legge antitrust al termine dell’indagine, NVIDIA rischia una sanzione fino al 10% delle entrate globali annuali. La Commissione europea potrebbe seguire la strada dell’autorità francese e avviare un procedimento formale.