In modo quasi inevitabile, le evoluzioni a cui stiamo assistendo nell’ambito dell’IA generativa avranno un impatto anche sul mondo gaming: ne è un’ennesima testimonianza la presentazione della tecnologia NVIDIA ACE for Games, che il gruppo di Santa Clara ha portato sul palco dell’evento COMPUTEX 2023 in scena a Taipei (Taiwan). È rivolta agli sviluppatori e poggia sulle potenzialità di un mix tra intelligenza artificiale e cloud.
L’IA di NVIDIA per NPC realistici: ACE for Games
Il risultato è quello visibile nel filmato dimostrativo qui sotto, realizzato con Unreal Engine 5. Un NPC (personaggio non giocante) che si trova dietro al bancone di un ristorante è in grado di intrattenere una conversazione con il giocatore, rispondendo in modo piuttosto coerente alle sue domande e richieste, senza le limitazioni tipicamente imposte da un set predefinito di domande e risposte.
L’acronimo scelto per battezzare la tecnologia, per esteso, si legge Avatar Cloud Engine. A rendere il tutto più verosimile e realistico, l’impiego di animazioni facciali sincronizzate con quanto pronunciato grazie a un sistema progettato internamente e chiamato Audio2Face, che sarà presto integrato nei titoli Fort Solis e S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl.
Al fine di favorire l’impiego di ACE for Games da parte delle software house, NVIDIA ha siglato una collaborazione con la startup Convai, che metterà a disposizione una piattaforma dedicata.
Non è difficile immaginare come un simile approccio alla gestione degli NPC possa avere un impatto su titoli appartenenti, ad esempio, al genere RPG (di ruolo), potenzialmente estendendone la longevità senza pesare sugli sviluppatori (ad esempio per la produzione automatica di side quest). La società sa bene che l’IA generativa porta con sé potenziali rischi, inerenti soprattutto alla qualità dei contenuti creati, in questo caso conversazionali: per questo ha definito delle linee guida con lo scopo di evitare che gli algoritmi possano produrre risposte o interazioni inappropriate oppure offensive.