È andata proprio come anticipato nel fine settimana: NVIDIA ha ufficializzato l’acquisizione di ARM, portata a termine a fronte di un investimento quantificato in 40 miliardi di dollari. La somma finirà nelle casse della giapponese SoftBank che nel 2016 aveva fatto propria la società spendendone circa 30 miliardi.
ARM nelle mani di NVIDIA: all-in sull’IA
Sono dunque andate concretizzandosi le voci di corridoio circolate già a inizio estate. Così facendo il gruppo di Jensen Huang rafforza in modo importante la propria posizione nel mercato relativo al computing, estendendo il proprio raggio d’azione per interessare in particolare il settore relativo all’intelligenza artificiale applicata al mobile, all’automotive e ovviamente al mondo PC. Potrebbero inoltre essere spostati gli attuali equilibri relativi al mercato GPU sul quale si sta affacciando anche Intel.
Dal canto suo ARM potrà contare sulla collaborazione stretta con NVIDIA per quanto concerne ricerca e sviluppo oltre che sull’accesso senza alcun limite all’intera suite di tecnologie e prodotti gestiti. Non cambierà il modello di business fin qui adottato da ARM: l’architettura rimarrà aperta e accessibile ai chipmaker così come ai produttori di terze parti. Non potrebbe essere altrimenti considerando quanto l’ecosistema hi-tech faccia leva sulla tecnologia; una differente presa di posizione avrebbe senz’altro sollevato questioni di tipo antitrust.
Uno dei primi risultati concreti dell’acquisizione è quello che porterà a realizzare un supercomputer basato su design ARM e destinato al quartier generale della società a Cambridge.
Entrambi i consigli di amministrazione hanno approvato la manovra, che arriverà però a concretizzarsi definitivamente in non prima di 18 mesi. Un’attesa necessaria per ottenere il via libera ufficiale dalle autorità di Stati Uniti, Regno Unito, Europa e Cina. Concludiamo con alcuni estratti in forma tradotta dalla dichiarazione in merito del CEO NVIDIA che fanno riferimento proprio alle prospettive di sviluppo in campo IA.
L’IA è la tecnologia più forte dei nostri tempi e ha portato con sé una nuova forma di computing. Nei prossimi anni trilioni di computer destinati all’IA creeranno una nuova Internet of Things, migliaia di volte più grande rispetto a quella oggi composta dalle persone … Unendo le capacità di NVIDIA per quanto riguarda il computing legato all’IA e il vasto ecosistema di ARM per le CPU potremo compiere progressi legati a cloud, smartphone, PC, self-driving car, robotica, Edge IoT ed espandere il raggio d’azione dell’intelligenza artificiale in ogni angolo del globo.