Il lancio della nuova serie RTX 5000 di Nvidia non è andato di sicuro tutto rose e fiori, con diversi intoppi tecnici che si stanno presentando negli ultimi giorni. Oltre i difetti emersi con alcune unità messe in commercio, che riguardano tutti i modelli della gamma, l’azienda sta affrontando un problema di instabilità che non solo coinvolge la nuova generazione, causando delle anomale schermate blu, ma anche quelli delle passate serie come le RTX 4000 e persino alcuni della serie RTX 3000.
Nvidia: presto una soluzione per l’instabilità RTX 5000 ma non c’è ancora una data
Nvidia è stata in grado di riconoscere per la prima volta i problemi di instabilità delle sue RTX 5000 e delle passate generazioni di GPU giusto qualche settimana fa, al rilascio dei driver 572.16, anche se tuttavia non c’è ancora una data per cui verrà rilasciata una soluzione. L’ultima dichiarazione in merito al problema è giusto arrivata da un componente dello staff dell’azienda, il quale afferma che gli ingegneri stanno ancora indagando sulle cause, con possibilità che la soluzione richieda addirittura un possibile aggiornamento del driver, se non un flash del VBIOS nella nuova generazione di schede.
Gli inconvenienti sembrano proprio essere iniziati al rilascio della serie 570 dei driver, causando piccoli problemi di instabilità e crash, per culminare in preoccupanti schermate blu. Come specificato inizialmente, ad accusare maggiormente il colpo sono le nuove GPU, oltre ad alcuni modelli delle precedenti due generazioni. I driver 527.16 avevano in realtà introdotto qualche correzione, una delle quali nello specifico andava a correggere l’instabilità dello schermo dopo la riattivazione a seguito dello standby del PC, oltre al supporto per la RTX 5070 Ti.
Alcuni utenti, tuttavia, sono riusciti temporaneamente a mettere una pezza alle varie problematiche riscontrate con le RTX 5000 e le altre GPU Nvidia, limitando semplicemente la frequenza d’aggiornamento del monitor a 60Hz, oppure impostando la connessione del PCI-E alla precedente modalità 4.0. Nonostante le cause non siano ancora note, queste potrebbero derivare da un misto composto da driver non in ottimo stato e bug che interessano il firmware. Non resta quindi che attendere, sperando che tutto venga risolto il più presto possibile, anche se di sicuro non è affatto un buon momento per l’azienda.