Così come il mondo del cinema e i produttori di elettronica di consumo sono da tempo uniti sul discusso fronte della tridimensionalità da salotto a mezzo occhialini, nel mercato PC cresce l’interesse per la tecnologia 3D e il potenziale incremento di business a essa connesso. Testa di ponte della nuova tendenza è NVIDIA che, dopo aver rivoluzionato la grafica tridimensionale “piatta” con l’introduzione delle cosiddette Graphic Processing Unit (GPU), pensa ora alla prossima rivoluzione del 3D fuori dallo schermo .
D’altronde le stime del mercato del 3D sono da capogiro, con un valore che nel 2014 dovrebbe arrivare a 34 miliardi di dollari complessivi. Si tratta insomma di un gran mucchio di soldi, tanto che NVIDIA vuole metterci le mani prima di tutti: lo ha detto senza remore il CEO Jen-Hsun Huang nel suo keynote di apertura del Computex 2010 .
“Questo è l’inizio della rivoluzione 3D su PC – ha detto Hung – Dieci anni fa c’è stato un cambiamento rivoluzionario nella grafica dei videogiochi, e ora ci piacerebbe introdurre il 3D. Crediamo che i giochi 3D saranno il futuro. Questa è davvero una nuova entusiasmante prospettiva per le persone che giocano”.
NVIDIA crede nel 3D e per il 3D si è preparata per tempo con le caratteristiche dell’architettura Fermi/GTX 4×0, e Huang sostiene che non occorrerà necessariamente cambiare il proprio sistema per godere dell’esperienza a tre dimensioni. Almeno fintanto che tale sistema comprenda una GPU sufficientemente potente per accollarsi i calcoli necessari alla generazione delle immagini stereoscopiche, un display a 120 Hz e il solito paio di occhialini attivi.
Oltre alla potenza di Fermi, NVIDIA basa i suoi calcoli sul successo del 3D sulle partnership già attive o in via di attivazione con gli altri colossi dell’IT. Si basano ad esempio su tecnologia NVIDIA “Vision” i sistemi 3D Asus presentati dal CEO Jerry Shen, il software Cyberlink e i prodotti in via di commercializzazione (o upgrade) di Dell, Microsoft, Panasonic, Toshiba e Sony. Se son rose, come si suol dire, fioriranno in 3D.
Alfonso Maruccia