NVIDIA: gli ultimi driver GeForce aumentano uso CPU per motivi ignoti

NVIDIA: gli ultimi driver GeForce aumentano uso CPU per motivi ignoti

Gli ultimi driver GeForce offerti da NVIDIA hanno uno strano bug: quando si chiude un gioco, il sistema usa circa il 10-15% delle risorse CPU in più.
NVIDIA: gli ultimi driver GeForce aumentano uso CPU per motivi ignoti
Gli ultimi driver GeForce offerti da NVIDIA hanno uno strano bug: quando si chiude un gioco, il sistema usa circa il 10-15% delle risorse CPU in più.

Nelle stesse giornate in cui AMD avverte i possessori delle sue schede grafiche che i driver Radeon possono corrompere i PC Windows, NVIDIA conferma un problema con i suoi driver GeForce. A quanto pare, infatti, dopo il loro ultimo update portano a un aumento dell’uso della CPU per motivi ignoti.

Problemi con i driver NVIDIA: che succede?

A parlarne sono stati gli stessi utenti sul forum ufficiale NVIDIA, dove è giunta la risposta ufficiale anche del supporto tecnico del colosso verde. Oltre al supporto alla tecnologia RTX Video Super Resolution, all’ottimizzazione del DLSS 3 per Atomic Heart e a vari bug fix, i driver GeForce Game Ready 531.18 scaricabili tramite GeForce Experience includono un problema importante. Dopo la chiusura di un gioco 3D, la CPU utilizza circa il 10-15% delle risorse in più.

NVIDIA

I motivi esatti dietro l’uso esagerato del processore non sono noti e, peraltro, non c’è ancora una soluzione ufficiale che permetta di evitarlo in via stabile. Se non altro, per tornare alle condizioni normali sembra necessario un semplice riavvio del computer. Inoltre, le percentuali citate su computer di fascia alta non si faranno nemmeno sentire, salvo la necessità di eseguire attività intensive come l’apertura di molte schede Google Chrome o la modifica di fotografie e video con il pacchetto Adobe.

Quando arriverà il fix?

Dato che NVIDIA è già al corrente di questo problema e lo ha riconosciuto formalmente, i tecnici saranno ovviamente già all’opera per offrire agli utenti un fix il più velocemente possibile. È difficile parlare già di una data di risoluzione, ma potrebbero bastare poche settimane.

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Pubblicato il
6 mar 2023
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