Dopo essersi guadagnata il suo posto nella storia dell’informatica come l’azienda produttrice delle prime GPU per computer, NVIDIA è ora impegnata a raggiungere ambiti completamente diversi con una tecnologia che si è oramai evoluta in qualcosa di molto più complesso di un semplice chip che disegna poligoni texturizzati sul display. L’automotive, in particolare, rappresenta uno degli interessi su cui la corporation continua a investire molte delle sue prospettive di sviluppo nel prossimo futuro.
Dopotutto le auto – e più in generale i mezzi di trasporto su strada – che si guidano da sole hanno conquistato parecchie delle aziende più innovative dell’hi-tech, colossi del calibro di Uber , Tesla e Intel che non perdono occasione di ricordare al mondo intero quanto il futuro gommato possa fare a meno del guidatore. Per NVIDIA, in particolare, gli ultimi sforzi per le auto robotiche includono due partnership di altissimo profilo con protagonisti assoluti del mercato dell’automotive tradizionale.
La corporation ha infatti annunciato un accordo con PACCAR , uno dei maggiori produttori di autocarri da rimorchio al mondo, per la fornitura dell’hardware dedicato (basato su schede Drive PX 2) necessario all’implementazione della guida automatica nei mezzi in via di progettazione.
Le capacità di calcolo a base di deep learning di Drive PX 2 renderanno il trasporto su ruota più sicuro ed efficiente , sostiene NVIDIA, e a dimostrazione delle potenzialità concrete della tecnologie la nuova partnership ha già dato vita a un prototipo di veicolo autonomo di quarto livello in grado di viaggiare da solo, e senza pilota a bordo, per le highway americane.
L’altro accordo per l’automotive annunciato in questi giorni da NVIDIA è quello che coinvolge Bosch , azienda che permetterà alla corporation di inserirsi in maniera diretta nella filiera delle forniture alle case automobilistiche: NVIDIA ci metterà l’hardware e il software mentre Bosch svilupperà i sensori, con l’obiettivo finale di facilitare la produzione di massa delle auto a guida autonoma.
La partnership con Bosch dovrebbe dare vita a un computer di bordo dotato di tutta l’intelligenza artificiale necessaria al trasporto senza guidatore, permettendo in teoria a qualsiasi casa automobilistica di rifornirsi alle fonti tradizionali (cioè a Bosh) senza dover stringere accordi particolari con le aziende tecnologiche come NVIDIA. Per la “pratica” occorrerà attendere ancora qualche anno, visto che la produzione della succitata IA di bordo è prevista “al massimo entro l’inizio della prossima decade.”
Alfonso Maruccia