Gina Raimondo, Segretario al Commercio degli Stati Uniti, ha chiesto maggiori fondi per impedire alla Cina di mettere le mani sui chip più avanzati che potrebbero essere utilizzati a scopo militare. Durante il suo intervento al Reagan National Defense Forum (RNDF), ha evidenziato anche i tentativi dei produttori di aggirare le restrizioni sulle esportazioni. Il riferimento è ovviamente a NVIDIA che, casualmente, ha posticipato le consegne delle nuove GPU.
Occhi puntati su NVIDIA
Gina Raimondo ha spiegato che il budget attuale (200 milioni di dollari) non è sufficiente per verificare il rispetto delle restrizioni e quindi per applicare le eventuali sanzioni. Per esportare i chip più avanzati è necessario richiedere una particolare licenza. NVIDIA aveva venduto in Cina le GPU H800 e A800, versioni meno potenti delle GPU H100 e A100 usate per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale.
Le nuove regole, approvate a fine ottobre, bloccano l’export delle GPU H800 e A800 (oltre a L40, L40S e RTX 4090), quindi l’azienda californiana ha realizzato le GPU H20, L20 e L2. In pratica, NVIDIA progetta GPU con specifiche di poco inferiori a quelle che necessitano di una licenza per l’esportazione, come ha evidenziato Gina Raimondo.
Durante l’intervento al Reagan National Defense Forum, il Segretario al Commercio ha dichiarato:
So che ci sono CEO di aziende produttrici di chip tra il pubblico che sono un po’ irritati con me perché stanno perdendo entrate. Proteggere la nostra sicurezza nazionale è più importante delle entrate a breve termine.
Gina Raimondo chiede una maggiore collaborazione da parte delle aziende per evitare che la Cina utilizzi le tecnologie statunitensi. L’alternativa è cambiare le regole, bloccando l’esportazione in base alle funzionalità dei chip e non in base alle prestazioni. Al momento però non ci sono indizi sull’avvio di un’indagine. NVIDIA ha tuttavia ricevuto richieste di informazioni da parte di varie autorità antitrust.