Nvidia vorrebbe che Intel aprisse la piattaforma Atom ai propri chipset integrati, e per farlo sta cercando l’appoggio dei principali produttori taiwanesi di PC. A riportarlo è DigiTimes , che dà notizia della recente visita a Taiwan di Drew Henry, general manager del Media and Communications Processor business di Nvidia, e delle trattative intavolate da quest’ultimo con i produttori di PC locali.
Oggi Intel vincola gli OEM ad acquistare i processori Atom insieme ai propri chipset 945GSE e 945GC. Nvidia sostiene che questa imposizione rischia di limitare il futuro sviluppo di questa piattaforma e dei device Atom-based. Peraltro i chipset di Intel che accompagnano Atom vengono spesso criticati per il loro elevato consumo di energia, che inficia, almeno in parte, il basso thermal design power della CPU.
Nvidia, in ogni caso, non propone alternative a basso consumo dei chipset 945xx, tutt’altro. I due chipset che il colosso di Sunnyvale vorrebbe inoculare nella piattaforma Atom sono l’MCP7A e l’ MCP79 , entrambi integranti un core grafico derivato dalle GPU GeForce della serie 9000. Sebbene questi due chipset siano stati progettati per i dispositivi mobili, e includano una serie di tecnologie per ottimizzare i consumi, la loro priorità sono le performance grafiche: tra le principali caratteristiche vi sono il supporto a DirectX 10, Shader Model 4.0, Hybrid SLI, PureVideo, Cuda e le interfacce DVI, HDMI e DisplayPort.
“L’accoppiata dei nostri chipset con i processori Atom spingerebbe significativamente le performance grafiche dei netbook e dei nettop”, ha dichiarato Henry. “È ora che anche su questa categoria di device gli utenti possano godere dell’ultima generazione di tecnologie grafiche e video”.
Per convincere Intel ad abbracciare i chipset di terze parti, Nvidia sta cercando il sostegno dei produttori di PC, con i quali spera di mettere sotto pressione il chipmaker di Santa Clara. Questi ultimi, secondo la mamma delle GPU GeForce, non devono far altro che chiedere ad Intel di vendergli esclusivamente la CPU, senza i chipset di contorno.
Resta da vedere se i produttori di netbook siano realmente interessati a portare DirectX 10 e le altre funzionalità grafiche avanzate sui propri portatilini, soprattutto considerando che questa scelta esigerebbe un tributo, più o meno pesante, in termini di autonomia e prezzo finale del dispositivo.