NVIDIA ha chiuso contemporaneamente l’ultimo trimestre e l’ anno fiscale del 2018 , e si tratta ancora una volta – come da molto tempo a questa parte – di risultati “record”. L’azienda di Jensen Huang vende una quantità immane di GPU, anche se i patemi sulla disponibilità delle schede acceleratrici per la clientela principale dell’azienda continuano – e continueranno ancora – a impensierire il management.
Il quarto trimestre del 2018 si è chiuso con ricavi totali per $2,91 miliardi, ha comunicato NVIDIA , con un solido +34% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; i profitti netti ammontano invece a $1,12 miliardi, con un +71% anno-su-anno.
Per quanto riguarda l’anno fiscale chiusosi lo scorso 28 gennaio, invece, NVIDIA ha fatto registrare ricavi totali per $9,71 miliardi e un +41% anno-su-anno, mentre i profitti netti sono stati di $3 miliardi con un impressionante +83% anno su anno.
Nel presentare la trimestrale agli azionisti, Huang ha parlato di “un trimestre record che ha concluso un anno record”, con le potenti GPU GeForce sempre in cima alla lista dei desideri dei videogiocatori su PC e non solo. Crescita “piatta”, invece, sul fronte delle GPU da dedicare al mining di criptomoneta, dove il mercato sembra indirizzarsi verso i chip ASIC appositamente progettati allo scopo.
Nonostante l’avanzare dei chip custom, però, le GPU GeForce continuano a rappresentare un prodotto particolarmente popolare presso i “minatori” di Bitcoin, Monero e compagnia, con una domanda alle stelle che supera di gran lunga l’offerta e prezzi di vendita che hanno raggiunto cifre ben oltre il livello di guardia.
Già in passato NVIDIA si era detta consapevole dell’attuale situazione di mercato, e aveva chiesto ai rivenditori di privilegiare i giocatori nella vendita delle unità disponibili in magazzino. La corporation ha ora confermato di voler risolvere la situazione incrementando in maniera sensibile la produzione delle GPU Pascal.
Alfonso Maruccia