Le pubblicizzate performance stellari unite a consumi energetici ridotti delle GeForce GTX 970 sono in questi mesi state adombrate dalle polemiche sul presunto comportamento scorretto di NVIDIA nei confronti dei consumatori. Comportamento che ora ha portato a una class action a cui potranno partecipare tutti gli acquirenti delle suddette schede acceleratici basate su architettura Maxwell.
L’origine del problema va identificata nelle specifiche adottate da NVIDIA per la GTX 970, GPU ad alte prestazioni dal profilo di prezzo particolarmente interessante se raffrontate all’ammiraglia GTX 980: diversamente da quest’ultima, la GTX 970 adotta una gestione della memoria a “doppio binario”. Stando ai test dei mesi scorsi , le performance di una GPU GTX 970 si mantengono costanti nel corso del tempo fino a riempire i primi 3,5 Gigabyte dei 4 Gigabyte di memoria totali integrati sulla gran parte dei modelli attualmente in commercio. Usando gli ultimi 500 Megabyte di memoria, invece, le prestazioni crollano dell’80 per cento.
NVIDIA aveva inizialmente parlato di possibili modifiche ai driver di periferica per incrementare le performance anche per quell’ultima porzione di frame buffer della GPU, per poi correggersi e riaffermare l’impossibilità di rettificare una scelta già fatta in fase di design. La stragrande maggioranza degli utenti non dovrebbe incappare in grossi problemi, ma giocando ad altissime risoluzioni (4K) e con effetti di anti-aliasing spinti una GTX 970 avrebbe non pochi problemi a mantenere le prestazioni.
La class action nei confronti di NVIDIA e dei suoi partner commerciali che hanno realizzato le varie versioni di GeForce GTX 970 presenti sul mercato, si scaglia ora contro la pubblicità non veritiera rispetto alle reali capacità della GPU in condizioni estreme. Di rimborsi al momento non se ne parla, anche se alcuni e-store come Amazon e Newegg si sono mossi in anticipo in tal senso.
Ma i dolori recenti di NVIDIA non si limitano alle questioni legali, visto che anche sul fronte dell’overclock la corporation ha compiuto un passo falso: versioni recenti dei driver ufficiali avevano disabilitato la possibilità di “pompare” le GPU Maxwell su portatili (GTX 900M), ma ora si parla di un ritorno della funzionalità .
Alfonso Maruccia