Poco in anticipo sull’avvio del Consumer Electronic Show di quest’anno, NVIDIA ha sfruttato il palcoscenico di Las Vegas – d’ora in poi monco della partecipazione di Microsoft – per presentare al mondo una nutrita serie di novità tecnologiche. E le sorprese non mancano.
Il piatto forte dello show di NVIDIA è stato naturalmente Tegra 4, preannunciata nuova declinazione del brand mobile più noto della società che in sostanza conferma quanto già svelato dalle passate indiscrezioni: la quarta generazione di SoC NVIDIA è basata su ARM Cortex-A15, ed è (secondo NVIDIA) “la prima applicazione quad-core del design ARM più avanzato” con performance 2,6 volte superiori (web browsing e “app”).
Accanto al cuore ARM, in Tegra 4 convive una GPU GeForce con 72 core computazionali: una potenza 6 volte superiore a quella di Tegra 3 con supporto alla futura (futuribile?) risoluzione UltraHD (4K). Per quanto riguarda le nuove funzionalità, NVIDIA di una “Computational Photography Capability” grazie alla quale il chip è in grado di catturare scatti fotografici in HDR (High-Dynamic Range) in maniera quasi istantanea.
Tegra 4 è poi particolarmente efficiente dal punto di vista energetico, riducendo i consumi quando il carico computazionale lo permette e abbassando la retroilluminazione del display tramite tecnologia PRISM 2 . Una novità sin qui ignota di Tegra 4 è i500 Soft Modem , chip “opzionale” (derivato dall’acquisizione di Icera) riprogrammabile tramite software per la gestione delle comunicazioni mobile di nuova generazione (4G/LTE).
Tegra 4 è destinato a essere integrato negli smartphone e nei tablet prossimi venturi, ma per meglio chiarire le potenzialità della nuova tecnologia NVIDIA ha pensato bene di costruirci attorno una “sua” console portatile nota come Project Shield : la nuova macchina è in sostanza un controller Xbox 360 sovradimensionato con schermo da 5 pollici integrato, fa girare Android (4.2) ed è quindi adatta a eseguire le “app” giocose disponibili sullo store dell’OS mobile di Google.
Oltre ad Android, però, Shield non dimentica le radici che la casa della GeForce ha ben piantate nel videoludico su PC: quando le condizioni lo permettono (CPU Core i5 e GPU GTX 650 minimo), la console è in grado di fare lo streaming (via Wi-Fi) dei giochi installati sul computer dell’utente e, volendo, visualizzare il flusso su un TV-set Full HD tramite cavo HDMI.
Passando dall’ambito consumer a quello professionale, NVIDIA ha svelato il design finale di GeForce Grid : ogni server supporta un massimo di 24 rack e 240 GPU totali, una potenza che per NVIDIA equivale a 700 Xbox 360 e che dovrebbe fare gola alle aziende interessate/impegnate nel gaming via cloud computing. Vicenda OnLive permettendo .
Per chi, infine, si ostina a comprare schede grafiche per PC invece di cellulari di nuova generazione, NVIDIA ha dato il la alla precedentemente disvelata GeForce Experience : la promessa, ambiziosa (e solo per utenti di schede GeForce molto recenti), è di semplificare l’ardua sfida dell’ottimizzazione dell’esperienza giocosa su computer fino a ridurla al click di un singolo tasto . La semplicità di una console con la performance di un PC, promette NVIDIA.
Alfonso Maruccia