Nuovo primato per la tecnologia Nvidia applicata al settore supercomputing. Mentre gli spagnoli lavorano al supercervellone Mont-Blanc basato sul quad-core Tegra 3, i giapponesi sbaragliano la concorrenza con l’efficienza del co-processore Tesla.
Il mainframe modulare Tsubame 2.0 , situato al Tokyo Institute of Technology, è risultato il più “verde” tra tutti i supercomputer attuali. È equipaggiato con CPU Xeon X5670 a sei core ma basa l’elaborazione in parallelo sui coprocessori GCGPU Nvidia Tesla M2050 , acceleratori grafici che sostengono oltre l’80 per cento della sua potenza di calcolo.
Le prestazioni massime parlano di 1.192 PetaFLOP , con un consumo di 1,2MW, traducibile in un’efficienza di 958MFLOPS per watt. Lo Tsubame 2.0 non è quindi il supercomputer più potente della lista ma quello con il miglior rapporto tra capacità di lavoro e consumi.
Dato che il cervellone giapponese riesce a proporre un’efficienza addirittura triplicata rispetto ad altri sistemi di classe PetaFLOPS basati unicamente sulle CPU, appare chiaro che sono proprio i Tesla, utilizzati nella combinazione eterogenea CPU-GPU, a consentire di raggiungere prestazioni così elevate, senza comunque mandare in orbita la bolletta. La soluzione Nvidia è realizzata con processo produttivo a 28 nanometri.
Roberto Pulito