Titan V è la GPU scelta da NVIDIA per il debutto commerciale della nuova architettura Volta , una scheda discreta estremamente potente che, diversamente dai prodotti della linea GeForce, è stata progettata per “accelerare” il calcolo scientifico e per essere utilizzata in ambiti molto poco “consumer” o gaming. Ma Titan V è anche una GPU affetta da un grave problema hardware, un baco in grado di influenzare negativamente l’esattezza dei calcoli di cui sopra.
Stando a un ignoto ingegnere che ha fatto la soffiata, infatti, testando la scheda Titan V in determinate condizioni si sopraggiunge a conclusioni non sempre corrette: la “fonte” ha testato quattro GPU Titan V identiche, stressando l’hardware con particolari carichi computazionali come la simulazione dell’interazione fra una proteina e un enzima.
Visto che la simulazione è identica, in teoria tutti i test dovrebbero portare agli stessi risultati; e invece, due delle quattro GPU Titan V analizzate hanno riportato errori nei calcoli il 10% delle volte. Un’evenienza che, a dire dell’ignoto ingegnere, non si era mai verificata con le generazioni di GPU precedenti.
Stando agli esperti, il problema delle GPU Titan V non è software ma hardware: in questo genere di prodotti NVIDIA tende a spingere al limite il proprio hardware per estrarre le massime prestazioni possibili, e nel caso di Titan V la casa californiana avrebbe davvero esagerato provocando la comparsa di errori fatali nel frame buffer integrato.
Il problema degli errori di calcolo in Titan V è ancora più grave se si considera la natura “professionale” delle schede, e a quanto pare non è limitato a una sola partita di schede ma riguarda il design della GPU. In passato, casi del genere erano stati risolti da NVIDIA con la distribuzione di una patch, ora si attendono notizie sull’eventuale update software per i calcoli fallati di Titan V.
Alfonso Maruccia
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