Santa Clara (USA) – La settimana in corso sarà ricordata dagli azionisti di Nvidia come una delle peggiori di questa prima metà del 2008. Nell’ultimo rapporto presentato alla U.S. Securities and Exchange Commission, Nvidia ha infatti ridimensionato gli utili stimati per l’attuale trimestre, citando, a giustificazione, una serie di condizioni avverse: un problema con alcuni chip grafici per notebook, vendite sotto le aspettative e ritardi nel lancio di un nuovo prodotto. Come conseguenza, ieri il titolo di Nvidia quotato al Nasdaq si è svalutato di oltre il 30% .
A finire sotto i riflettori è stata soprattutto la questione dei chip difettosi, sulla quale Nvidia ha però fornito pochi dettagli. Da quello che è emerso, una “significativa quantità” di GPU e MCP (Media and Communication Processor) “della precedente generazione”, quando utilizzata a temperature di esercizio superiori alla norma, può danneggiarsi irreversibilmente . Un portavoce di Nvidia ha spiegato che il problema ha origine da una combinazione di fattori : materiale di costruzione impiegato per die e package, scarsa efficienza del sistema di power management di certi laptop, utilizzo intensivo del computer in ambienti molto caldi. La società sottolinea che il difetto si presenta soltanto con particolari configurazioni hardware e in determinate condizioni, ma stima tuttavia che la sostituzione in garanzia dei componenti guasti le costerà tra i 150 e i 200 milioni di dollari , dunque non proprio una bazzecola.
Adducendo a giustificazione la volontà di proteggere gli interessi dei propri clienti, Nvidia ha preferito non rivelare le marche e i modelli di notebook contenenti i chip potenzialmente difettosi. Per altro, il chipmaker ha fatto sapere che sta monitorando e testando anche altri prodotti, e non esclude la possibilità di scovare difetti in altri modelli di GPU e MCP.
Nvidia ha promesso di assistere i venditori di notebook nel processo di ritiro e sostituzione dei prodotti guasti, facendosi probabilmente carico di tutti i costi associati a queste attività. Nel frattempo, la mamma dei processori grafici GeForce sta distribuendo alle proprie partner commerciali un driver aggiornato che fa un uso più tempestivo e frequente della ventola di raffreddamento interna del portatile: questo espediente, secondo Nvidia, dovrebbe significativamente prolungare la vita utile dei propri chip.
Ma come si è accennato in apertura, il problema suesposto non è l’unica ragione che ha spinto Nvidia a rivedere le proprie previsioni finanziarie. L’azienda afferma infatti che nell’ultimo periodo ha sofferto particolarmente la pressione della concorrenza : ovviamente l’azienda non ha fatto nomi, ma è noto a tutti come il suo principale concorrente sia AMD . Quest’ultima, dopo un periodo alquanto travagliato derivante dalla fusione con ATI, è riuscita a lanciare sul mercato schede grafiche piuttosto competitive, soprattutto in termini di costo: questo ha costretto Nvidia a ridurre il prezzo delle suoi prodotti, intaccando i profitti.
A funestare i bilanci di Nvidia, secondo il rapporto finanziario di quest’ultima, è stato infine il ritardo nel lancio di un MCP di prossima generazione e la recente flessione delle vendite di GPU , determinata in parte dall’accresciuta competitività delle soluzioni di AMD.
Per questo trimestre finanziario, che si concluderà il 27 luglio, Nvidia prevede di fatturare una somma compresa fra 875 e 950 milioni di dollari : le stime degli analisti parlavano invece di circa un miliardo.