La resistenza è inutile: sarete tutti assimilati. Progetti come quello della francese Bull non sono altro che l’inizio: preparatevi all’invasione delle GPU, al regnare incontrastato dei chip video che domineranno il mondo (della computazione). La CPU è morta , AMD è morta e neppure Intel si sente tanto bene. Sarà Nvidia a colonizzare ogni socket lasciato libero: tanto lo sanno tutti che il vero lavoro dentro un cabinet è tutto della GeForce. Oppure no?
“In pratica la CPU è morta – sostiene un certo Roy Taylor , dichiaratosi vicepresidente di Nvidia in una lettera a TheInquirer.net – Quel processore che vedete pubblicizzato ovunque da Intel, proprio quello, sta perdendo la sua energia. Non è più in grado di far girare alcunché più in fretta. È questo il motivo per cui le cose vanno male ad AMD e perché quelli di Intel sono quasi nel panico: sono così spaventati che hanno persino cominciato ad attaccarci”.
Per Taylor c’è solo una salvezza: “C’è solo un chip che è davvero utile sia sempre più veloce: la GPU. Sì, proprio il chip GeForce. No davvero, non mi sto inventando niente: oggi quando il tuo computer riproduce un video è il nostro chip che svolge quel lavoro, quando giochi è il nostro chip che svolge quel lavoro, quando rippi un film è il nostro chip che fa quel lavoro”. “Ecco – conclude Taylor – vi siete fatti un’idea di come vanno le cose”.
Difficile non porsi qualche dubbio sulla autenticità di tutte queste affermazioni. Ma era stato lo stesso CEO di Nvidia Jen-Hsun Huang, circa due settimane fa, a scoperchiare il vaso di Pandora : “Le persone non comprano Nvidia perché costretti, lo fanno perché lo vogliono. Sono sopraffatti dal valore e dai benefici che ne traggono”. Il progetto di integrazione tra CPU e GPU di Intel era stato definito “risibile” ( Larrabee era diventato “Laughabee”), stroncato qualsiasi tentativo di competere con GeForce : “Abbiamo un vantaggio di 20-30-40 volte quando si parla di prestazioni, di 27 volte nel rapporto prezzo/prestazioni”.
Nonostante questi proclami, a quanto pare la posizione di Nvidia è meno netta rispetto a quanto fatto intendere da Taylor nella sua email: nonostante il ruolo svolto, ha spiegato un portavoce dell’azienda, le sue parole “non rispecchiano le opinioni di Nvidia”, e comunque si trattava di una lettera privata e “non di una dichiarazione pubblica”. In ogni caso, nei PC di oggi e di domani basterà “nient’altro che una CPU di fascia base”: come dire che se la CPU non è morta, è comunque destinata a ricoprire un semplice ruolo da comprimario nel computer del futuro.
Luca Annunziata