Si parte da un sondaggio commissionato dai vertici di O2, tra i principali operatori di telefonia mobile in terra britannica. Il 70 per cento degli utenti d’Albione è già in possesso di un caricabatterie utile ad alimentare lo smartphone appena acquistato. Tradotto in numeri, nel Regno Unito girano 100 milioni di caricatori completamente inutilizzati . Tanto vale farne a meno nella confezione dei prossimi acquisti.
Dalla tutela dell’ambiente al risparmio di componenti. Ronan Dunne, attuale CEO di O2, ha annunciato la primissima distribuzione di un dispositivo privo di caricabatterie, in collaborazione con il produttore asiatico HTC . Obiettivo finale: vendere tutti gli smartphone senza caricatore entro l’anno 2015.
“Adesso O2 e HTC devono correre da sole in questa faccenda – ha spiegato Dunne – Entrambe le aziende ci credono con passione, e non possiamo aspettare che l’intera industria si unisca a noi in questa crociata. Ho una semplice visione per O2: vogliamo eliminare i caricatori dalle scatole contenenti gli smartphone, punto e basta”.
Gli obiettivi del carrier britannico sono conformi al dettame europeo, dopo l’accordo tra CENELEC ed ETSI sulle specifiche tecniche di Micro-USB , la base del nuovo standard comunitario per i caricatori di cellulari. Mistero sul primo device commercializzato da O2 e HTC, che dovrebbe essere svelato entro la fine del mese prossimo.
Mauro Vecchio