Le operazioni di acquisizione annunciate a luglio dello scorso anno e tormentate da lunghe negoziazioni devono ancora concretizzarsi, ma il futuro di Yahoo alle dipendenze di Verizon si sta progressivamente dispiegando: alla nuova entità frutto dell’accordo è stato assegnato un nome.
Billion+ Consumers, 20+ Brands, Unstoppable Team. #TakeTheOath . Summer 2017. pic.twitter.com/tM3Ac1Wi36
– Tim Armstrong (@timarmstrongaol) 3 aprile 2017
A comunicarlo è il CEO di AOL Tim Armstrong: Yahoo verrà assorbita nelle attività di AOL e il gruppo si identificherà con il nome di Oath . Nonostante la profusa ironia riguardo alla scelta del brand, che echeggia promesse e imprecazioni, nonostante il fatto che il relativo dominio sia ancora da riservare, il progetto appare estremamente serio: in linea con le indiscrezioni che circolavano già nel lontano 2010, Verizon darà vita alla nuova divisione che combinerà AOL e i servizi di ricerca e di email di Yahoo, insieme ai contenuti e alle tecnologie dedicate all’advertising sviluppate e gestite da Sunnyvale. “Nell’estate del 2017 – ha dichiarato a Business Insider una portavoce di AOL – potete scommettere che lanceremo una delle più rivoluzionarie aziende nel campo del digitale”.
Per il momento non è chiaro se il brand Yahoo verrà perpetuato sotto l’ala di Oath: Yahoo rappresenta un marchio storico e nonostante sia stato appannato dai gravi problemi di sicurezza sofferti di recente, resta un punto di riferimento per l’utenza e il mercato. È invece già stato scritto il destino di ciò che resterà di Yahoo: con il nome di Altaba si occuperà di investimenti e della gestione delle quote di Alibaba.
Per quanto riguarda il futuro della dirigenza, le indiscrezioni continuano ad affollarsi: Marissa Mayer , che resterà alla guida di Yahoo fino al momento della transazione e dello smembramento dell’azienda, sembrerebbe intenzionata a lasciare Sunnyvale.
Gaia Bottà